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Riportiamo un brano tratto dalle descrizione del monumento inclusa nella Collezione scelta dei Monumenti Sepolcrali del Comune Cimitero di Bologna. edita da Natale Salvardi nel 1825. “...I colleghi, e gli amici innalzarongli un decoroso Monumento nel comune ricovero de' trapassati con una iscrizione, che io loderò abbastanza dicendola uscita dalla penna di un Filippo Schiassi. ...Il Monumento nel quale è posta detta Lapide è dipinto quanto alla quadratura dal rinomato Petronio Rizzi, e quanto alle figure dall'egregio Bartolomeo Vagliani”.
Dalla Collezione dei Monumenti Sepolcrali del Cimitero di Bologna. A cura di Giovanni Zecchi. Bologna, 1825 – 1828.
"...Fu inoltre così fedele amatore della patria che da lei non seppe partirsi, quantunque ne avesse continui inviti fin dalla Russia e fosse pure richiesto da più altra Università d'Italia. Per le quali cose tutte confesserà ognuno che Carlo Mondini fu senz'altro uomo sommo, ed ornamento della Patria. E al certo fu chiarissimo argomento di affetto, e di stima l'onore che fugli fu fatto dopo la di lui morte di una medaglia, la quale dall'una parte intorno alla di lui effigie ha scritto: CAROLVS. MONDINIVS . ANATOMICVS . BONONIENSIS: dall'altra: AEQVE . POLLENS . INGENIO . AC . MANV: e gliela tributarono gli Alunni della di lui scuola, fortemente dolendosi d'averlo perduto. Morì rapito da fortissima apolesia in sette ore, essendo compianto e desiderato da tutti. Ebbe di vita 73. anni, e 10. mesi: e il dì della di lui morte fu il 4. Settembre del 1803. Il monumento gli fu eretto dalli di lui colleghi ed amici, per opera di Petronio Rizzi pittore di ornato, e di Bartolomeo Valiani dipintore di figure".