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Stele Sanguinetti

1920 -1930 ca.

Schede

Nulla si sa della tomba di esame. L’assenza di supporti documentari non permette di conoscere la data di esecuzione del monumento né il nome dell’abile scultore che ha eseguito la decorazione della stele; non esistono informazioni nell’“Archivio interno dei servizi funerari della Certosa”, pertanto non si hanno notizie in merito alla proprietà, infine manchiamo di informazioni biografiche sul caduto dal momento che il nome di Giulio Sanguinetti non compare nel volume I morti della provincia di Bologna nella guerra MCMXV-MCMXVIII, edito a Bologna dalla Tipografia Paolo Neri nel 1927. Contrariamente ad altre ben più prolisse iscrizioni commemorative dei caduti, la drammatica sintesi di questa non fornisce indicazioni oltre al nome e agli estremi anagrafici. Sobria ed elegante, la tomba Sanguinetti è dichiaratamente ascrivibile alla cultura liberty, espressa nei due mazzi di fiori e foglie lanceolate che costituiscono l’ornamento della stele funeraria, a sua volta racchiuso in spazi geometrici che suggeriscono la vicinanza al gusto déco.

Il monumento è costituito da una lapide posta a terra con sei maniglie in bronzo lungo i lati e da una lapide parietale in marmo bianco. Quest’ultima è centinata nella parte superiore e decorata con motivi floreali e vegetali a rilievo. Ai piedi della lapide a parete è collocata una fioriera rettangolare in marmo bianco.

GIULIO/ SANGUINETTI/ 7 OTTOBRE 1885/ 27 NOVEMBRE 1918.

Testo tratto da 'Memorie della grande guerra: le tombe dei caduti nel cimitero monumentale della Certosa di Bologna', Minerva, 2007.