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Luigi Folli

28 Febbraio 1830 - 29 Gennaio 1891

Scheda

Luigi Folli (Massa Lombarda, 1830 - Bologna, 1891). Pittore di figura Nasce a Massalombarda (o Ravenna) il 28 febbraio 1830. Entra in Accademia a Bologna nel 1853, ma è già ventitreenne, il che suggerisce un periodo di formazione precedente a Ravenna o in Romagna. Nel 1855 e nel 1856 riceve rispettivamente un diploma e un secondo premio per elementi di Figura (una Testa di Apollo, disegno dall'antico). Nel 1858 presenta un paesaggio all'esposizione della Protettrice, non del tutto riuscito a parere di Bellentani: " [...] un'Alzata di Sole, tentata da Luigi Folli, che nella totale deficienza d'arte mostra genio meritevole di coltura [sic]". Un altro suo paesaggio è esposto a Ravenna nel 1861: Luogo campestre con piante di alto fusto. Nel 1862 non ha grande fortuna al concorso accademico di invenzione in Pittura figurativa (soggetto: Il ritorno di Ulisse) dove, pur essendo sia lui che l’altro concorrente, giudicati "non meritevoli" dalla commissione, l'avversario ottiene comunque una menzione, al contrario di Folli. Folli ha più successo con la pittura di genere e alle mostre della Protettrice bolognese presenta nel 1862 un Cortile interno e una Miscellanea; l'anno successivo La partenza del coscritto; nel 1865 si presenta con due opere, un soggetto dall'Ariosto: Olimpia abbandonata (in vendita per lire 800) e Interno di un giardino (in vendita per lire 250). Della prima metà degli anni Sessanta dovrebbero essere anche i due quadretti Un bacio e un Passo difficile. Nel 1866 si ripresenta con Una passeggiata nelle colline bolognesi, messa in vendita a lire 350. Nel 1870 presenta alla Protettrice I giocatori (1000 lire), da identificare con il dipinto ora nelle Collezioni della Cassa di Risparmio in Bologna (inv. M169). Alla Seconda Esposizione delle Accademie dell'Emilia del 1867 partecipa con ben cinque quadri: Il tempo presente, La lettura del giornale illustrato, L'abbandono, Un pegno d'amore (paesaggio), L'interno di un giardino. Nel 1888 a Bologna, vengono esposti di lui tre oli: Divertimento infantile, La lettura e Un piccolo scherzo. Folli, comunque, partecipa anche alle mostre nazionali; è a Milano nel 1872, con due soggetti tratti da Gli ultimi giorni di Pompei di Bulwer-Lytton (Nidia e Glauco, e Morte di Nidia), nel 1874 (Olimpio e Corista), nel 1878 (Il figlio della vedova) e nel 1884 (Massaja in atto di preparare il pranzo per la famiglia e La mamma suonatrice). Partecipa con una certa costanza alle mostre della Promotrice fiorentina nel 1879: La pappa, Gli avanzi della polenta, L'altalena, Il lavoro a crochet, I raccoglitori di carta, nel 1880: Il sarto di campagna, L'antiquario, Fiori; nel 1882 e 1883: Il lavoro in famiglia. Molti i soggetti legati alla vita quotidiana e domestica (La Sfoglia, 1872, collezione privata), tra i quali Il primo nutrimento, si armonizza perfettamente. In più c'è qualche bizzarria comunque legata a quel sottogenere che fu la pittura di frati e monache (Frate Bertoldo Schwartz, francescano, inventore della polvere, Firenze, 1880). Folli è un pittore prolifico e molte cose sue, sia oli che acquerelli, si trovano abbastanza sovente sul mercato. Da un Ruderi (mercato antiquario: Farsetti, 30 ottobre 2010, n. 736) si può ipotizzare un suo viaggio a Roma. Al Municipio di Massa Lombarda è conservata una sua Natura morta. Vagabondo, alle esposizioni risulta attivo a Bologna, ma ogni volta a indirizzi diversi: ora è in via Remorsella, ora a Mura Zamboni, ora in via San Petronio Vecchio. Muore il 29 gennaio 1891.

Isabella Stancari

Testo tratto da: Isabella Stancari, 'Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia e fonti: L'Arte Bolognese [post 1898]; Atti 1855, p. 62; Bellentani 1855, p. 70; Atti 1856, p. 70; Bellentani 1856, pp. 13, 44; Atti Ravenna 1856-1861, p. 276; Bellentani 1858, p. 45; Atti 1862, p. 37; Opere 1862; Opere 1863; Società Protettrice 1865, nn. 90 e 91; Società Protettrice 1866, n. 62; Atti 1867, p. 22; Società Protettrice 1870, n. 24; Esposizione Milano 1872, nn. 582, 583, p. 65; Esposizione Milano 1874, n. 451, p. 46; Esposizione Milano 1878, n. 427; Catalogo delle opere Firenze 1879, n. 82, p. 10, n. 135, p. 13, nn. 152 e 158, p. 14, n. 73, p. 15; Catalogo delle opere Firenze 1880, nn. 8 e 18, p. 7, nn. 95 e 98, p. 11; Catalogo delle opere Firenze 1882, n. 71, p. 9, n. 331, p. 24; Catalogo delle opere Firenze 1883 n. 87, p. 19, n. 322, p. 29, n. 265, p. 24; Esposizione Milano 1884, n. 491 p. 38 e n. 497, p. 39; Esposizione Bologna 1888, p. 21; Emiliani e Varignana 1972, n. 169, p. 437; Ravenna 1974, n. 13, p. 36; Giumanini 2002, p. 153.