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Voci bianche, bianchi zendadi, amiche bianche

1895 ca. - ante 1903

Schede

Giovanni Paolo Bedini (1844 - 1924), Voci bianche, bianchi zendadi, amiche bianche,1895 ca. - ante 1903. Ubicazione: sconosciuta. “E non si rievocano la corruttela monacale - di quando la musica galanteggiava pur nei conventi - quelle due suore che studiano sul serio una cantatina mentre una compagna si burla di esse con ilarità quasi sfacciata?”. Così scrive Adolfo Albertazzi (1866 - 1924) portando questo lavoro ad esempio della capacità di Bedini di cogliere lo spirito del secolo. Lo spirito in realtà del secolo XIX, ad avviso di chi scrive, dato che il dipinto rientra in un filone anticlericale che attraversa tutta la fase post unitaria del paese almeno fino alle leggi concordatarie. Resta la mirabile capacità di “riprodurre in modo da sembrar veri, la superba tavola a stipo con perle ed intagli, il magnifico sgabello, il vaso di porcellana, le vesti, le stoffe, ecc.”, come osserva De Gubernatis (1889, p. 192); insomma di rendere tutti quegli oggetti che popolano i suoi quadri; per la somiglianza di questi a quelli di Distrazione, e alla pubblicazione di una fotografia, forse questa stessa di Voci bianche nel 1906, si propone una data non troppo lontana dal 1900, ma comunque precedente alla morte di Belluzzi, avvenuta nel 1903.

Isabella Stancari

Testo tratto da: Isabella Stancari, 'Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia: Albertazzi 1906, fig. a p. 406; Bologna 2018-2019, p. 16.