Schede
Priva di indicazioni cronologiche e autografe, nonché di supporti documentari significativi la tomba Forni resta a tutt’oggi priva di informazioni relative alle tre interessanti sculture che raffigurano, rispettivamente, il caduto Ferdinando con i genitori Caterina e Alberto. Dalle poche fonti archivistiche del Comune di Bologna apprendiamo che l’acquisto della tomba fu richiesto da Alberto Forni nel settembre del 1921 e che la stessa fu utilizzata a partire dal mese successivo per la sepoltura di Ferdinando, ovvero in un lasso di tempo forse troppo breve per ipotizzare una realizzazione scultorea. La risoluzione dell’impianto architettonico lascia presupporre la contemporanea esecuzione delle tre sculture e la possibilità che i genitori, in analogia alla tomba Bonfiglioli, abbiamo posto, viventi, i loro ritratti sul monumento, adottando inoltre la tipologia raffigurativa dei profili rivolti verso il figlio. Evidente è la preminenza attribuita a Ferdinando, per il quale il monumento fu eseguito: il ritratto del caduto è al centro della costruzione, attorniato da una corona d’alloro che fonde la simbologia bellica con le peculiarità decorative del liberty. Come consuetudine, molto forte è la concessione verista che indaga con puntuale dettaglio i caratteri fisionomici. Sussiste una certa vicinanza di stile tra le sculture della tomba Forni e alcune opere funerarie di Mario Sarto; lo scultore di Codigoro ricorre alla tipologia del ritratto realizzato ad altorilievo e collocato all’interno di una struttura incava rotonda; un esempio è dato dalla vicina tomba Agostini, a cui la Forni è accostabile anche per analogie architettoniche.
Il monumento sepolcrale è costituito da una lapide centrale in marmo bianco recante al centro un’iscrizione a lettere incise e rubricate e agli angoli quattro borchie a croce greca. Nella sezione inferiore presenta una luce votiva in bronzo. Ai lati troviamo due lapidi in marmo bianco, con iscrizione incisa a rubricata, e due vasi portafiori in bronzo, quello di sinistra con foto ceramica. La parte superiore dell’opera consta di un elemento mistilineo comprendente tre lapidi anch’esse incise e rubricate e tre formelle bronzee, quella centrale a croce greca con l’effige del caduto in vesti militari inserita in un fregio di foglie d’alloro, le due laterali, in forme rotonde, con i ritratti dei coniugi Forni. Tutto il complesso è posto su un basamento marmoreo.
Iscrizioni
(al centro in alto) ANIMA SOAVE / GENEROSA E FORTE / CONSAPEVOLE CHE LA VITA È DOVERE / FERDINANDO FORNI / S. TEN. NEL 78° FANTERIA / SEZ. MITRAGL. PISTOLE / DECORATO / DI MEDAGLIA AL VALORE / E DI CROCE / DEL MERITO DI GUERRA / IL 12 OTTOBRE 1916 / SU LA PIETRA DEL / VELIKI KRIRACH (CARSO) / INCITANDO I SUOI FANTI / A RESISTERE O A MORIRE / IMMOLAVA ALLA PATRIA / I SUOI VENTIDUE ANNI.
(al centro in basso) ALBERTO FORNI / PER SE' E SUOI / - / CESIRA CECCARELLI VED. FORNI / N. 21 LUGLIO 1839 - M. 25 LUGLIO 1908 / FERDINANDO FORNI / N. 30 GIUGNO 1894 - M. 12 OTTOBRE 1916 / CAROLINA FORNI NATA TOSI / N. IL 17 APRILE 1869 - M. 8 NOVEMBRE 1927 / ALBERTO FORNI / N. 9 OTTOBRE 1869 - M. 21 NOVEMBRE 1938 / ESTER FORNI / N. 4 FEBBRAIO 1868 - M. 24 GIUGNO 1976
(a sinistra) ALBERTO FORNI / DOPO TANTO SOFFRIRE / CHIUDEVA / LA SUA GENEROSA ESISTENZA / IL 21 NOVEMBRE 1938 / TEMPRA SINGOLARE DI LAVORATORE / PROBO INTELLIGENTE TENACE / FIERO E CORAGGIOSO / IN OGNI DIFFICOLTA' / DOVETTE TUTTO A SE' STESSO / DIEDE / ALLA FAMIGLIA IL SUO AFFETTO / ALLA PATRIA LA SUA DEVOZIONE / E LA VITA DEL PRIMOGENITO / ALL'AZIENDA DA LUI CREATA / ATTIVITA' INDEFESSA
(a destra) CAROLINA FORNI / DONNA DI RARA VIRTU' D'ALTO SENTIRE / MODESTA FORTE SCHIETTA / PRONTA SEMPRE AL SACRIFICIO / TUTTA SACRO' ALLA FAMIGLIA LA VITA / CRESCENDO I FIGLI / AL CULTO / DEL DOVERE DELLA BONTA' DELL'OPEROSITA' / DA VERA MADRE ITALIANA / ACCETTO' / L'ANSIE PER I FIGLI COMBATTENTI / L'ACERBO DOLORE INSANABILE / OND'EBBE SCOSSA LA SALUTE / PER LA GLORIOSA MORTE / DEL PRIMOGENITO / RIVIVENDONE IL SUBLIME IDEALE / PRODIGANDO IN OPERE BUONE / DEGNA DI LUI A LUI SI RICONGIUNSE / L'8 NOVEMBRE 1927 / SPRIRANDO SERENA / DOPO LUNGHISSIME ATROCI SOFFERENZE / SANTAMENTE SOPPORTATE
Testo tratto da 'Memorie della grande guerra: le tombe dei caduti nel cimitero monumentale della Certosa di Bologna', Minerva, 2007.