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L'Esposizione Provinciale Operaia 1900

23 settembre | 18 novembre | 1900

Schede

La manifestazione fu promossa dalla "Società di Mutuo Soccorso Gioacchino Napoleone Pepoli", che quell'anno avrebbe celebrato il ventesimo anniversario della sua fondazione. L'Esposizione ebbe luogo nel Salone del Podestà. Nella Sala di Palazzo dei Notai trovarono invece sede i lavori femminili e didattici. L'evento ebbe termine il 18 novembre 1900.

L'intento principale dell'iniziativa era quello di "[...] tenere scrupolosamente conto dell'opera individuale e manuale dell'operaio dipendente". La prima Esposizione era stata ospitata "[...] nei locali del sontuoso palazzo Pepoli, gentilmente concessi da quella illustre famiglia". Per l'occasione venne stampata una cartolina in cinquecento esemplari con la stessa immagine della prima Esposizione. Le decorazioni pittoriche dell'Ottagono centrale furono eseguite da Ludovico Ramponi, al pari del manifesto, delle réclame e delle cartoline a ricordo della mostra. Il diploma fu invece realizzato da Michele Fracchia, disegnatore che partecipò alla manifestazione.

In questa occasione erano presenti L'Asilo per i Bambini Lattanti, la Selleria Luigi Facchini, l'ebanisteria Alberto Paltrinieri, la ditta di macchine fotografiche Goffredo Geminiani (Bologna, 1863- Budrio 1945), il fabbricante di strumenti musicali Vittorio Dalfiume; i falegnami Giuseppe Nasci e Arcangelo e Luigi Montanari. Il percorso espositivo era dedicato ad alcuni temi legati al lavoro ed all'artigianato, tra cui: tappezzeria ed adornamenti di case; ricami e pitture; carrozzeria e selleria; arti applicate; costruzioni di precisione; decorazioni; ebanisteria; strumenti per arti grafiche; strumenti musicali; strumenti agricoli.

L'album ricordo dell'Esposizione conservato presso le Collezioni CaRisBo ha una legatura con piatti in legno decorati con cuoio marrone e tessuto cremisi, con borchiette metalliche e decorazioni a secco e oro su entrambi i piatti. Sul piatto anteriore è presente impressa in oro la scritta "Al Cavaliere / Aristide Ravà", su quello posteriore lo stemma della città di Bologna. Tutte le pagine sono intestate con scritta a stampa: "II. Esposizione Operaia Provinciale, Bologna 1900". Ogni fotografia è corredata da didascalia manoscritta in inchiostro rosso. Un album molto simile a questo è conservato presso la Biblioteca Reale di Torino. Fu donato al re Vittorio Emanuele III. La dedica manoscritta al f.2, come si apprende dal sito dedicato è la seguente: "A Vittorio Emanuele III Re d'Italia che mantenne il regal patronato della II Esposizione Operaia di Bologna tolto da spietata morte al suo Augusto Padre - e che è sollecito coll'alta Sua protezione a curare i progressi dell'arte per il bene del popolo e della patria - queste riproduzioni fotografiche delle sale - per ricordo - Emanuele Roncagli autore - e tesoriere della Esposizione - dedica. Anno DCMI". In effetti, molte delle fotografie recano il nome di Roncagli scritto in bianchetto.

La copia dell'album conservata nel Fondo Brighetti delle Collezioni Fondazione CaRisbo fu realizzato per Aristide Ravà (Reggio Emilia, 1836- ?), Presidente della Giuria che doveva premiare i vincitori dell'Esposizione. La serie di rarissime fotografie gli fu offerto dal Comitato Esecutivo in segno di riconoscenza.

In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna