Palmirani | carrozzelle

Palmirani | carrozzelle

1904 | oggi

Scheda

L’esperienza di lavoro acquisita presso la Ditta Pierantoni aveva spinto Alfredo Palmirani (1875 - 1957) ad iniziare nel 1904 una propria attività, sulla Circonvallazione Mura Esterne Galliera Mascarella, nello stesso settore produttivo. L’anno seguente erano stati predisposti ben sei cataloghi con un gran numero di prodotti: culle, carrozzine da passeggio, velocipedi e giocattoli per bambini; carrozzelle automatiche, poltrone meccaniche e sedie per malati e “difettosi”; barelle, lettighe, letti operatori, sedie per chirurgia e ginecologia; carretti per uso industriale, civile e militare; carrozzelle side-car e a rimorchio per motociclette e biciclette. La partecipazione a due esposizioni, a Napoli e Bologna, era stata premiata con diplomi e medaglie. 

Alla fine del decennio, quando era avvenuto il trasferimento in Via Riva di Reno, nei pressi dell’Ospedale Maggiore, venivano proposti anche furgoncini da trasporto e carretti buffet per stazioni ferroviarie. Durante il primo conflitto mondiale alla Palmirani erano state richieste brande e forniture militari, quindi, nel 1921, era stato effettuato un ulteriore trasloco in Via Del Borgo. Negli anni successivi erano iniziati dei rapporti di fornitura con le Ferrovie dello Stato e soprattutto con l’Opera Nazionale Invalidi di Guerra. Proprio in un padiglione di quest’ultima, in Via Panoramica (l’attuale Via Codivilla), nel complesso delle Officine Ortopediche Rizzoli, l’Azienda aveva trasferito nel 1930 la sua officina, individuando definitivamente il suo ambito produttivo: la costruzione e la riparazione di carrozzelle per invalidi ed infermi. Vi era rimasta fino al 1959, quando la sede era stata portata nella vicina Via San Mamolo. L’anno precedente Maria Macchi, in seguito alla morte del marito, Alfredo Palmirani, che coadiuvava già da alcuni anni, gli era subentrata gestendo la Ditta fino al 1973, quando era stata acquisita dal cugino, Rino Roncaglia. Dal 1982 la Palmirani opera a Lavino di Mezzo per riparazioni e produzione su catalogo o personalizzata, nel campo della mobilità per persone invalide o disabili, di mezzi a 3 e 4 ruote, ed ausili per la riabilitazione.

Antonio Campigotto

Testo tratto da "La Ruota e l’Incudine la memoria dell’Industria Meccanica bolognese in Certosa", Minerva, 2016.

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