Fanteria - 11° e 12° reggimento, brigata Casale

Fanteria - 11° e 12° reggimento, brigata Casale

Scheda

Sede dei reggimenti in tempo di pace: 11° fanteria Forlì, 12° fanteria Cesena
La Brigata sin dai primi giorni di guerra è impegnata contro il Podgora; già l'8 giugno 1915, senza preparazione d'artiglieria, inizia l'avvicinamento alle numerose linee avversarie ben protette da più file di reticolati. Durante la I° Battaglia dell'Isonzo ( 23 giugno-7 luglio 1915 ) la Casale attacca a fondo la linea avversaria cercando di penetrare nel paese di Lucinico, ai piedi del Podgora: la reazione austriaca è tale che nessun risultato decisivo viene raggiunto. I tentativi riprendono con la II° battaglia dell'Isonzo (18 luglio-3 agosto 1915), quando vengono conquistati altri metri della terra di nessuno. Tuttavia, i formidabili trinceramenti nemici non vengono intaccati.
Il Podgora ed il Sabotino erano i due pilastri difensivi della città di Gorizia, da tempo fortificati e resi quasi inespugnabili; potevano contare sul tiro di sbarramento e di repressione della artiglieria che si scatenava puntuale ad ogni attacco delle Brigate italiane. Il 18 ottobre inizia la III° Battaglia dell'Isonzo: i battaglioni della Casale muovono dalle posizioni sotto i reticolati nemici, protette questa volta efficacemente dalla nostra artiglieria; il 22 viene sorpassata la prima linea nemica, difesa dai contrattacchi subito lanciati dal nemico; il 28 ottobre anche la seconda e terza linea cedono all'impeto dei fanti italiani. Ad esasperare le difficoltà della battaglia si scatena un violento temporale che in breve rende i fianchi del Podgora viscidi di fango. Il 4 novembre, di fronte alla 4° linea nemica ancora intatta, la Casale si ferma, rafforzandosi sulle posizioni raggiunte. La tregua è di breve durata. Il giorno 10 novembre il Comando Supremo Italiano ordina la ripresa delle ostilità: inizia la IV° Battaglia dell'Isonzo (10 novembre-5 dicembre 1915). La Brigata Casale riprende l'assalto alla 4° linea nemica che cede dopo ore di combattimenti all'arma bianca. Tra il 19 ed il 20 novembre è raggiunta la quota 184 del Calvario che viene mantenuta ad onta di tutti i contrattacchi nemici. Per le impressionanti perdite subite, quasi 3000 uomini, la Brigata a gennaio del 1916 é sostituita in linea e mandata a riposo. La V° Battaglia dell'Isonzo (11-15 marzo 1916 ) non porta alcuna modifica negli opposti schieramenti: bufere di vento ed acqua in pianura e neve sulle montagne non permettono alle truppe nessuna manovra offensiva. All'alba del 6 agosto 1916, VI° Battaglia dell'Isonzo, la Casale muove all'assalto dalle sue posizioni sul Calvario e sotto il Podgora. Contemporaneamente altre truppe del VI° Corpo d'Armata italiano investono la linea nemica Sabotino-Oslavia e a sera si registrano i primi grossi cedimenti austriaci. Respinti i contrattacchi avversari del giorno 7, la Casale l'8 riprende la progressione verso la sponda destra dell'Isonzo. Alle ore 15 le prime pattuglie passano a guado il fiume e prendono posizione tra le prime case di Gorizia, quindi tra il 10 e l’11 agosto passa a presidiare le nuove posizioni lungo le sponde del torrente Vertoibizza. Gli austriaci dopo la perdita di Gorizia si sono ritirati sulle colline che cingono la città e dalle loro posizioni fortificate tengono sotto assedio le truppe italiane; la Brigata Casale si trova praticamente bloccata nelle posizioni assegnate; le successive azioni di lotta, VII° Battaglia dell'Isonzo ( 14-18 settembre 1916 ), VIII° ( 10-12 ottobre 1916 ), IX°( 31 ottobre-4 novembre 1916 ), non portano ad alcun risultato. Ai primi del 1917, dopo un periodo di riposo che serve ad inglobare i complementi, la Brigata viene spostata sull'Altipiano d'Asiago e partecipa alla grande battaglia dell'Ortigara con azioni dimostrative contro le ali dello schieramento nemico: monte Zebio - Mosciagh. I tragici avvenimenti di Caporetto non hanno grosse ripercussioni sull'Altipiano e la Casale, che in quei giorni è in linea sul Cengio, assume solo uno schieramento più difensivo. Nel 1918 la Brigata rimane nelle stesse posizioni in Altipiano e partecipa con azioni dimostrative all'ultima grande offensiva austriaca di giugno, la Battaglia del Solstizio. Ad ottobre, quando le truppe italiane danno vita alla Battaglia di Vittorio Veneto, la Casale passa il Piave tra Fortigo e Sernaglia. Il 4 novembre è nel paese di Lago dove viene fermata dall'avvenuto armistizio.
Paolo Antolini

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Documenti
Brigata Casale - 11° e 12° Fanteria
Tipo: PDF Dimensione: 984.93 Kb

Ministero della guerra, Stato maggiore centrale, Ufficio storico,
Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918,
Roma, Libreria dello Stato, 1924-1929
8 volumi

Movimenti Brigata Casale
Tipo: PDF Dimensione: 53.54 Kb
Movimenti Brigata Casale, 11° e 12° reggimento fanteria, sui fronti di guerra.
Bibliografia
Riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-18: vol. I, Brigate di fanteria
Ministero della Guerra, Stato Maggiore del R. Esercito, Ufficio Storico
1924 Roma Provveditorato generale dello Stato