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Cripta Guatelli

1923

Schede

Il progetto di Alfonso Borghesani per la tomba Guatelli ricevette l’approvazione della commissione edilizia del Comune di Bologna nell’adunanza dell’11 giugno 1923 (Ufficio di edilità ed arte…). Nel complesso, l’architettura riprende i modelli più sobri e consueti della tipologia tombale “a terra”, con una rispondenza estetica di grande armonia con le vicine tombe Andreini, Agostini e Forni. La lastra bronzea che ritrae Enrico Guatelli, caduto sul Carso nel 1915, costituisce il banco di prova sul quale Borghesani esprime la propria abilità, creando una scultura curatissima nei dettagli e piacevolmente movimentata sia dall’assetto asimmetrico determinata dalla concentrazione a sinistra degli strumenti militari, sia dai rami di quercia che si spandono sino ad invadere parzialmente l’elmo e il ritratto, quest’ultimo a sua volta incluso in rapide linee tratteggiate. l’immagine di Enrico Guatelli consegnata ai posteri è tipologicamente riconducibile a una posa fotografica; con ogni probabilità, qui come in altri casi, è proprio la fotografia consegnata dalla famiglia a costituire l’indispensabile traccia per riprodurre, col consueto realismo, la posa, l’espressione del volto, il dettaglio dell’abbigliamento militare. E', altresì, un’immagine seducente per il sorriso, la vivacità dello sguardo, la bellezza del volto, particolari che emarginano ogni triste ricordo e il dramma della morte violenta.

Il monumento è costituito da un basamento marmoreo verde, con iscrizioni a caratteri applicati, sul quale è sovrapposta, nella parte centrale, una lapide in marmo rosso. Quest’ultima presenta un’iscrizione a caratteri applicati in corrispondenza della parte alta, quattro borchie agli angoli e nella parte inferiore una fioriera con luce votiva. La sezione centrale del monumento è ornata, sulla sinistra con una composizione in bronzo, poggiante su un ramo di quercia, formata da un elmo con inciso il numero 121 ed un pugnale, mentre, nella parte centrale, è applicato un rilievo bronzeo raffigurante il caduto. La firma di Borghesani è apposta sul bronzo, in basso a destra. Sulla cripta, ai lati, sono presenti le epigrafi dei parenti di Enrico.

Iscrizioni

(ai lati del ritratto centrale) X NOV MCMXV.

(al centro della lapide in marmo rosso) ENRICO GUATELLI VENTIDUENNE / IN MEDICINA E CHIRURGIA DOTTORE AD HONOREM / FANTE IN UN REGGIMENTO DI FANTI / AUSTRIACO PIOMBO VOLONTARIAMENTE AFFRONTATO / NE TRONCAVA SUL CARSO LA NOBILE GIOVINEZZA / CUI IL SACRIFICO HA DATO LUCE DI VITA IMMORTALE / CON ITALIANA FIEREZZA LO RICORDANO / CON ANGOSCIATA TENEREZZA LO PIANGONO / I GENITORI E LE SORELLE.

Testo tratto da 'Memorie della grande guerra: le tombe dei caduti nel cimitero monumentale della Certosa di Bologna', Minerva, 2007.