Schede
Questa fortunata rivista umoristica bolognese nacque da un incontro tra amici al Caffè dei Cacciatori di Bologna. Indecisi su quale titolo dare, pare che scelsero l'espressione di uno dei camerieri del locale. Alfredo Testoni infatti, in 'Ottocento Bolognese' (Cappelli, 1933), ricorda come nacque "dopo una rumorosa adunanza tenuta in una sala dell'ora scomparso Caffè dei Cacciatori. Giannetto Bacchi, Oreste Cenacchi, Antonio Fiacchi - l'indimenticabile creatore del Sger Pirein - ed io - che sono l'unico superstite - sborsammo o dicemmo di sborsare, 50 lire a testa, e raccolta la somma, non completa, facemmo uscire il giornaletto con una réclame bene appariscente sui muri e con strilloni bene istruiti. Dall'Ehi! ch'al scusa alla sua volta nacque poi l'E' permesso?". Il primo numero uscì il 4 dicembre 1880. Diede particolare attenzione alla cultura dialettale locale e grazie al calibro degli autori ed al suo tono scherzoso - il motto era "colle persone usare modi gentili" - ebbe un buon successo. Tra 1883 e 1888 vennero pubblicate anche le Strenne annuali: l'ultima fu la più famosa ed oggi assai rara e ricercata dai collezionisti: un libretto a forma di mezza fetta di mortadella, confezionata dentro una scatola in latta. Durante l'Esposizione Emiliana 1888 la rivista vi si dedicò interamente, pubblicando numeri speciali. Al successo di "Ehi ch'al scusa" contribuisce in modo determinante, per ammissione dello stesso Testoni, la vena umoristica di Antonio Fiacchi, con le firme del "Sumarein del ruscarol" e del "sgner Pirein". Questi personaggi avranno tanta celebrità che ad essi saranno intitolati dolci, "oggetti di novità" e persino una locanda. Dal 1889 al 1891 la direzione fu di Cesare Dalla Noce. Con la successiva guida di Raffaele Galletti cominciò il declino, fino alla chiusura avvenuta nel 1904. Tra i collaboratori vi furono Quirico Filopanti, Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti), Raffaele Belluzzi, Torquato Menniello, il pittore Augusto Majani 'Nasica'.
La popolarità del giornale andrà ben oltre il 1904, tanto che la Rai regionale darà ad una trasmissione radiofonica proprio il titolo "Ehi! ch'al scusa", che nel 1954 cambia nome e diventa "El Pavajan". Apre con umorismo una finestra sulla Bologna della Belle Epoque, la "Bulgnaza" di Alfredo Testoni. La direzione è di Adriano Magli, quindi sarà di Sandro Bolchi e Franco Cristofori.