Schede
Raffaele Faccioli (1845 - 1916), Viaggio triste, 1883. Ubicazione: Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, inv. 1169. Viaggio triste fu presentato all’Esposizione di Belle Arti di Roma del 1883 e acquistato per la Galleria Nazionale d’Arte Moderna della capitale. La critica in un primo momento ne ha evidenziato l’aspetto di “intimismo borghese”, e lo ha avvicinato per “clima” al Silvestro Lega (1826-1895) de La lezione della nonna (1881) e de La madre (1884), pur evidenziandone il maggior patetismo. Successivamente, in questa pittura intimista e d’interni del pittore si è individuato un vero e proprio tema del viaggio in treno, cui si possono ricondurre anche Vicit amor patriae (Bologna 2001-2002, p. 28 e fig. a p. 26) presentato a Torino l’anno successivo, e In partenza! (Bologna 2001-2002, p. 28 e tav. a p. 104). Il treno è un elemento di modernità - si pensi ad Alla stazione (1875) di Giosuè Carducci (in Odi barbare, 1893) – anche psicologica; permette di creare una pausa “che sospende gli effetti degli eventi” e che contrasta con la velocità della macchina. Faccioli indaga qui un intermezzo di sentimenti momentaneamente attenuati, quasi uno stato d’animo nuovo. Tecnicamente poi la scelta è quella di un quadro d’interni che prende luce da una finestra come se l’artista avesse “sentito il bisogno di illuminare i dipinti, come Silvestro Lega e gli artisti della scuola Piagentina, che passano dalla ‘macchia en plein air’ al quadro d’interno che prende luce dalla finestra” come appunto nel Lega de Il canto dello Stornello (1867).
Isabella Stancari
Testo tratto da: Isabella Stancari, 'Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia: Esposizione Roma 1883, n. 42, p. 28; Ojetti 1911, p. 198; Bologna 1983b, n. 134, p. 218 (con bibliografia precedente); Bologna 2001-2002, pp. 28, 46, 49, tav. a p. 56; Bologna 2007-2008, n. 36, p. 245 e n. 34 p. 242; Galleria Nazionale Roma 2006, n. 15.4, p. 236.