Schede
Gabriele Galantara (Montelupone, 18 ottobre 1867 – Roma, 10 gennaio 1937), uno dei grandi maestri del disegno politico, riconosciuto come tale in tutta Europa, compì i primi passi della sua carriera artistica a Bologna: qui infatti ideò nel marzo 1888 il foglio satirico “Bononia Ridet”, insieme a Guido Podrecca, con il quale poi fondò nel 1892 a Roma il settimanale umoristico “L’Asino”.
Durante la sua permanenza bolognese «fermò in un quadro […] la vita petroniana di quel tempo», tratteggiando, con una sicurezza e una finezza di esecuzione mirabili, i personaggi principali delle cronache cittadine: «l’avv. Bacchelli, l’on. Pini, Fonso Magri, il maggiore Minardi, Enea Masetti, Filopanti, Ugo Gregorini, l’avv. Gustavo Vicini, il prof. Panzacchi, l’avv. Baldini, il comm. Tacconi, Daniele Casanova, l’avv. Rodolfo Rossi, l’ing. Ramponi, Ugo Pesci, Cesare Sanguinetti, l’ing. Ceri, il conte Fava Simonetti, il prof. Giovetti, Giosue Carducci, l’avv. Baratelli, il dott. Alberto Carboni, il marchese Prospero Marsili, l’avv. Barbanti, Pier Luigi Pradelli, Augusto Bovi, l’ing. Zannoni, il giudice Masotti, Ugo Bassini, il conte prof. Fiorini, il conte Augusto Salina, il conte Massei, don Sampieri, il Ferranti, il prof. Turrini, il prof. Lucchini, Antero Zagnoni…» (A. Testoni, 1972, pp. 168-169).
L’opera, firmata con lo pseudonimo di Rata Langa, fu presentata all’Esposizione artistico-umoristica del 1891, una delle principali attrattive della “Fiera-Festival”, unica manifestazione organizzata in quell’anno per celebrare il carnevale. Nonostante la critica più che positiva espressa dalla stampa - la “Gazzetta dell’Emilia”, ad esempio, definì il lavoro di Galantara «assai simpatico, giustamente uno dei più ammirati» - il quadro non ebbe che la menzione di primo grado; ciò suscitò le ire dell’autore che prese posizione contro il deliberato della giuria, peraltro senza ottenerne soddisfazione (“Gazzetta dell’Emilia”, 27 gennaio; 16 e 20 febbraio 1891).
Per un esatto riconoscimento dei vari personaggi ci è in aiuto la 'Strenna del Resto Carlino' del 1929, in cui la tavola viene riprodotta con una ulteriore pagina in carta da lucido. Sovrapponendola numera e indica correttamente i vari personaggi.
Rossella Ropa
Testo con integrazioni tratto da Cent'anni fa Bologna: angoli e ricordi della città nella raccolta fotografica Belluzzi, Bologna, Costa, 2000.