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Alfredo Svampa

31 maggio 1887 - 22 novembre 1944

Scheda

Alfredo Svampa, da Gualtiero e Ida Mancini; nato il 31 maggio 1887 a Macerata. Nel 1943 residente a Bologna. Laureato in giurisprudenza. Avvocato.
Era di sentimenti democratici e antifascisti. Nell'aprile 1939 firmò, con altri avvocati, il necrologio su "il Resto del Carlino", in occasione della morte di Eugenio Jacchia.

La sera del 22 novembre 1944 fu prelevato dai fascisti dalla sua abitazione e ucciso. Il cadavere venne abbandonato nei pressi di Porta Zamboni.
Per far credere che fosse stato ucciso dai partigiani, i fascisti gli misero in tasca un biglietto con la scritta «Così finiranno tutti i fascisti e gli ex fascisti». In realtà, la sua morte voleva essere un monito agli industriali e agli intellettuali bolognesi che non avevano aderito al nuovo regime fascista o collaboravano con la Resistenza.
In quello stesso giorno e in quello precedente, furono uccisi, per lo stesso motivo, Pietro Busacchi, Giorgio Maccaferri e Francesco Pecori. Il suo nome figurava nella lista Jacchia, che comprendeva un centinaio di intellettuali e professionisti antifascisti. [O]