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Bruno Simoni

19 settembre 1896 - [?]

Scheda

Bruno Simoni, da Luigi e Maria Fiorini; nato il 19 settembre 1896 a Molinella. Calzolaio. Iscritto al PSI.
Per la sua attività politica nel 1913 venne classificato anarchico.
Il 4 settembre 1921, con numerosi altri militanti antifascisti, prese parte a uno scontro a fuoco con i fascisti a Mezzolara (Budrio). Un socialista e un fascista restarono uccisi. Il 7 gennaio 1922 fu arrestato con una quarantina di militanti antifascisti.
Il 28 maggio 1923 comparve davanti alla corte d'assise di Bologna, con altri 24 imputati, per rispondere di omicidio e costituzione di banda armata. I giudici, anche in considerazione del fatto che il fascismo era al potere, ebbero la mano particolarmente pesante con gli imputati. Fu condannato a 9 anni, 4 mesi e 15 giorni di carcere.
Tornò in libertà il 12 novembre 1923, a seguito della concessione dell'amnistia. Fu classificato di «3a categoria», quella delle persone considerate politicamente più pericolose.
Fu arrestato dal 3 all'11 gennaio 1930, in occasione del matrimonio del principe ereditario. Nel 1930 gli venne negato il passaporto per la Francia e nel 1936 fu radiato dalla «3a categoria».
Il 27 novembre 1941 nella sua pratica venne annotato: «non ha dato finoggi prove di ravvedimento. Viene vigilato». [O]