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Sempre pronti per la Patria e per il Re

1919 - 1923

Schede

Fu la prima organizzazione paramilitare della destra politica bolognese, costituita nella primavera 1919 in funzione antisindacale e antisocialista.
Fu organizzata dal tenente degli arditi Dino Zanetti, un mutilato di guerra che, negli anni del conflitto, si era distinto in numerose aggressioni contro gli amministratori comunali.
Questa formazione era il braccio armato del Gruppo nazionalista bolognese, il quale era la sezione dell’Associazione nazionalista italiana nata nel 1910 a Firenze.
Tra la fine del 1918 e l’inizio del 1919 - nella sede della Lega latina della gioventù, un movimento di destra, - Zanetti istruì all’uso delle armi un numero imprecisato di giovani nazionalisti, i quali diedero vita alla Sempre pronti.
Numerosi gli ex ufficiali e i reduci di guerra. I Sempre pronti fecero la prima uscita il 15.6.1919, quando a Bologna convennero alcune migliaia di lavoratori della terra per partecipare, nella mattinata, ad una manifestazione in piazza Malpighi.
Al termine, mentre i lavoratori percorrevano alla spicciolata via Ugo Bassi, si ebbero incidenti con alcuni ufficiali. I militari spararono e uccisero la bracciante Geltrude Grassi. Tre lavoratori restarono feriti.
Nel pomeriggio una squadra di Sempre pronti, guidata da Zanetti, assalì la sede della CCdL, in via Cavaliera 22 (oggi via Oberdan), contro la quale furono sparati molti colpi di rivoltella.
Restarono feriti 2 Sempre pronti colpiti alle spalle, per errore, dai commilitoni. La polizia arrestò 6 ufficiali, tra i quali Zanetti, nelle cui tasche furono trovati una rivoltella con il colpo in canna, due caricatori vuoti e un pugnale degli arditi.
I Sempre pronti si sciolsero il 19.10.1919, quando Zanetti si recò a Fiume per partecipare alla sedizione dannunziana.
Nel febbraio-marzo 1920 furono riorganizzati da Zanetti, sempre in funzione antisindacale. Gli “azzurri” - com’erano chiamati, per via della camicia azzurra, mentre la divisa era quella grigioverde dei militari - furono adibiti alla raccolta della spazzatura e alla distribuzione della posta, in occasione di scioperi.
Nel settembre 1920, quando il Fascio di combattimento con un finanziamento dell’Associazione di difesa sociale - organizzò un corpo di 300 armati, quasi tutti gli “azzurri” disertarono per passare alla nuova organizzazione.
I Sempre pronti furono attivi sino al 26.4.1923, quando il Gruppo nazionalista bolognese confluì nel Fascio a seguito della fusione tra Associazione nazionalista e PNF. [O]