Felice Roversi

Felice Roversi, da Fedele e Pia Rambaldi; nato l’11 agosto 1903 a Malalbergo; ivi residente nel 1943. 2a Istituto Tecnico. Macellaio.
Il 16 luglio 1921 - durante la vertenza agraria provocata dai fascisti, i quali avevano proibito ai coloni l'uso delle trebbiatrici delle cooperative rosse - con altri nove lavoratori prese parte a uno scontro a fuoco a Minerbio, nel corso del quale perse la vita l'agente agrario Onorato Toschi.
Processato in corte d'assise a Bologna, il 12 febbraio 1922 venne condannato a 10 anni, 2 mesi e 25 giorni di reclusione. Dopo avere scontato parte della pena fu sottoposto a controllo della polizia.
L'8 luglio 1941 nella sua pratica venne annotato: «non ha dato finoggi prove di ravvedimento. E’ vigilato».

Durante la lotta di liberazione militò prima nella 7a brigata Modena della div Armando e successivamente nella brigata GL Montagna e operò sull'Appennino tosco-emiliano, con funzione di intendente.
Riconosciuto partigiano, con il grado di sottotenente, dall'1 giugno 1944 alla Liberazione. [O]