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Davide Regazzi

1883 - 17 ottobre 1916

Scheda

Regazzi Davide, di Evaristo, soldato nel 205 reggimento Fanteria, nato a Budrio nel 1883, dimorante a Baricella, morto per ferite sul campo il 17 ottobre 1916. Operaio. Ammogliato, lascia due orfani.
Soldato del 205° reggimento fanteria, assieme al 206°, formano la brigata Lambro.
Il 22 aprile, la brigata è in linea sull'altipiano nel settore di Asiago - Gallio.
Divampata l'offensiva nemica di primavera, la Lambro si batte accanitamente a Porta Manazzo, al Portule ed alla bocchetta del Portule, ma i suoi sforzi non reggono alla superiorità dell'avversario ed i reparti sono costretti a ripiegare, riportando gravissime perdite: 86 ufficiali e 3421 uomini di truppa. Inviata a riposo per riorganizzarsi, la brigata torna in linea in agosto nel settore di Oslavia denominato " lenzuolo bianco ", tra il torrente Peumica ed il vallone dell'Acqua. Il 6 agosto inizia la battaglia di Gorizia, ed il 205° regg.to attacca le posizioni di quota 188, irrompendo alla baionetta nelle trincee nemiche, le sorpassa e punta sulla sottostante quota 170. Cadono falciati dalla mitraglia nemica il comandante del reggimento e quello del battaglione, mentre l'avanzata prosegue; gli arditi del 206° conquistano alcune posizioni sulla quota 170, impegnando col nemico un violento corpo a corpo. Scemata la battaglia , la Lambro procede alla sistemazione delle trincee conquistate. Fino ad ottobre alterna i reggimenti in prima linea ed a riposo; il 5 ottobre in vista di una nostra offensiva è inviata a Gorizia, dove nei giorni 15 e 16, sostituisce la brigata Genova sul Monte San Marco.
Il 17 ottobre, nei pressi della quota 102 del San Marco, viene colpito a morte Regazzi Davide. La Relazione Ufficiale Italiana , riporta:
" 11 ottobre. Sulla fronte dell'VIII° Corpo della 2° armata, l'11° divisione dovette contenere la violenta reazione austriaca che mirava a riprendere le posizioni perdute sul monte Sober; si spinse a sua volta all'attacco in direzione di quota 102 e 123, senza però ottenere risultati effettivi; anche la 12° divisione aveva ripetuto i tentativi d'avanzata, ma ne fu sempre impedita dal fuoco vivacissimo della difesa . "
(Paolo Antolini)