Samoggia  Luigi

Samoggia Luigi

1811 - 1904

Note sintetiche

Scheda

Luigi Samoggia (Bologna, 1818 - ivi, 1904), pittore ornatista e di paesaggio, è attivo in molte delle chiese bolognesi. Diversi suoi lavori di decorazione sono ancora visibili a Bologna e, come da tradizione, si integrano con le parti eseguite dai pittori specializzati nelle figure. Con Alessandro Guardassoni lavora in S. Luca, con Luigi Busi nel Teatro Comunale e con Silvio Faccioli nell'atrio del medesimo edificio (1866). Nel 1867 risulta pittore decoratore tra i professori onorari con voto dell'Accademia bolognese. Il testo della lapide posto sul suo sepolcro in Certosa ci informa che: Luigi Samoggia, onore della pittura decorativa, sommo nell'arte del chiaroscuro [morì] d'anni LXXXV mesi III ai XVII febbraio MCMIV, cristianamente defunto. All'ottimo dei mariti e dei padri, la vedova e i figli eternamente riconoscenti P. P.

Il Museo civico del Risorgimento di Bologna documenta una sua opera (Chiaroscuri della Sala Pizzardi) attraverso una fotografia conservata in uno degli Album che Raffaelele Belluzzi raccolse quando era direttore dell'Istituto. Allo stato attuale delle ricerche non è stato possibile individuare questo intervento, ma si possono fare due ipotesi. La prima relativa alle perdute decorazioni monocrome che Samoggia dipinge nell'atrio e nelle sale d'aspetto della stazione ferroviaria di Bologna, databili al 1876. La seconda è che faccia parte dei lavori di rinnovamento di Palazzo Pizzardi, dopo che diventa sede della Direzione delle ferrovie a partire dal 1885. La decorazione a chiaroscuro rientra nella secolare tradizione di quadratura bolognese, che sul finire dell'Ottocento riesce a competere, quanto ad illusione, con la nascente tecnica di riproduzione fotografica.

"Questo insigne artista, il più eccellente decoratore della nostra città, si può dire allievo di sé medesimo, o meglio allievo dello studio dal vero. Datosi alla decorazione, riuscì ad illudere co’ suoi chiaroscuri a tempra che si dicono a prima vista bassorilievi effettivi. A comprova del nostro asserto si veggano le principali sue opere in Bologna che qui citiamo: Le decorazioni di una volta di una sala del Comune, quelle della sala del Consiglio Provinciale, della quale il quadro nel mezzo rappresentante Irnerio è di Luigi Serra, le decorazione delle chiese dei SS. Giuseppe ed Ignazio; di S. Giuliano; delle Carità; della chiesina di Don Luigi Moretti; le ancone dell’altare di S. Carlo e del suo opposto in S. Pietro. Decorò la parete sottoposta alle cantorie di S. Giorgio. Fece l’ornato intorno all’Immacolata nella chiesa delle suore del Buon Pastore, le decorazioni nella 3ª cappella di S. Salvatore, l’ancona a chiaroscuro nella chiesa di S. Sofia in Saragozza. Dipinse pure la celletta, ov’è il sepolcro di Luigi Galvani nella chiesa del Corpus Domini, alcune sale nel palazzo Pizzardi, il quartiere del Conte Alessandro Aria, la volta della sacristia di S. Luca e la sala del Liceo musicale Rossini." (Tratto da "La storia delle arti del disegno studiata nei monumenti che si conservano in Bologna e nei suburbi", Bologna, 1888).

Roberto Martorelli, 2019, aggiornamento luglio 2022.

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Atti della Regia Accademia
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Atti della Regia Accademia Centrale delle Belle Arti dell'Emilia in Bologna per la sua premiazione, Masini Cesare, Bologna, Regia Tipografia, 1860.