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Palazzo della Banca d'Italia

Di rilevanza storica

Schede

Su progetto dell'architetto napoletano Antonio Cipolla (1822-1874), nel 1862 inizia la costruzione della sede bolognese della Banca d'Italia (o Banca Nazionale), che sarà terminata entro il 1865. Il sontuoso edificio rientra nei primi interventi urbanistici dopo l'Unità d'Italia. Si affaccia su piazza Cavour, aperta nel 1867 con la demolizione di due isolati, separati da un vicoletto, e inglobando le vie Belvedere di Borgo Salamo e Casette di Sant'Andrea degli Ansaldi. Nell'angolo su via Farini c'era la chiesa parrocchiale di Sant'Andrea degli Ansaldi, soppressa nel 1798 e poi demolita.

L'edificio ha una facciata neorinascimentale, sormontata da un timpano con decorazioni vegetali. Gli interni e il portico sono decorati da Gaetano Lodi (1830-1886), pittore di San Giovanni in Persiceto, autore anche dei graffiti nel cortile dell'ex Ospedale della Morte, della "saletta egizia" di palazzo Sanguinetti e della decorazione di vari teatri a Bologna e provincia. Ogni volta del portico rappresenta un fatto storico: episodi della storia antica e recente, esplorazioni e scoperte geografiche, città e loro stemmi. Sono inoltre presenti i ritratti di personaggi rappresentativi delle 'glorie italiche'. L'architetto Cipolla, che rimarrà sempre “fedele ad uno stile accademico di tipo rinascimentale” (Costa), è anche autore di palazzo Silvani - futura sede dell'esattoria della Cassa di Risparmio - sul lato meridionale della piazza, e dei Monumenti funerari nel Cimitero monumentale della Certosa dedicati ai principi Galitzin ed al Prefetto Magenta. Il pittore Cleo Capri (1873-1965) negli anni ‘30 si occupa delle decorazioni per la nuova Tesoreria della Banca.

In collaborazione con "Cronologia di Bologna" della Biblioteca Sala Borsa.