Medaglia per la posa della prima pietra dei nuovi portici della Certosa

Medaglia per la posa della prima pietra dei nuovi portici della Certosa

1811

Scheda

Bronzo e piombo, fusione; diametro mm 76-74,5, Museo Civico Archeologico di Bologna, inv. 7964-7962 (collezione Salina)

Particolarmente suggestiva, anche se non eccelsa dal punto di vista artistico, la medaglia fu realizzata per commemorare la posa della prima pietra, avvenuta con solenne cerimonia il 16 settembre 1811, dei nuovi portici che dovevano collegare il Cimitero Comunale della Certosa con i portici di San Luca. Il progetto fu ideato dall’architetto Ercole Gasparini, ricordato nell’iscrizione del rovescio.

Erroneamente attribuita dalla letteratura numismatica ottocentesca a Tommaso Mercandetti, forse per una scorretta lettura dell’iscrizione del rovescio, la medaglia è in realtà opera di P. Giglio, che firma l’opera. Il grande modulo permise all’incisore di realizzare una veduta su tre livelli, ricca di dettagli: il primo è riservato alla collina di San Luca circondata dal lungo porticato che conduceva alla Basilica, visibile alla sommità; il secondo propone la stessa prospettiva del Cimitero visibile nel disegno di Ercole Gasparini del 1811 ca. con l’esedra e la Cappella de’ Suffragi; l’ultimo livello è riservato alla veduta del nuovo portico. La medaglia non raggiunge la raffinatezza incisoria tipica della produzione medaglistica di età napoleonica, ma assume grande importanza dal punto di vista storico perché doveva essere collocata nelle fondamenta della nuova costruzione, così come ricordato nel Supplemento al n. 34 del “Redattore del Reno” del 27 agosto 1811: “Questo ben augurato giorno […] verrà solennizzato coll’intervento di tutte le Autorità locali, e de’ Signori Cooperatori e Contribuenti particolarmente invitati, non che del popolo tutto, a cui piacerà assistere alla solenne funzione del bolognese patriottismo epoca memoranda, che per medaglia gettata in bronzo da porre nelle fondamenta passerà ai posteri in onore, e ricorderà che regnando NAPOLEONE IL GRANDE, questo poterono fare i Bolognesi”.

Realizzata in bronzo, con la tecnica della fusione, la medaglia è nota anche in esemplari in piombo, e in alcune varianti che si differenziano per il diverso modo in cui venne scritto il nome dell’Imperatrice: ALOISIA, ALVISIA o ALOYSIA.

D/ NAPOLEO AVGVSTVS MARIA ALOISIA AVGVSTA (stella). Le teste accollate di Napoleone, con corona d’alloro, e di Maria Luisa, con diadema, a destra. R/ Al centro: COEMETERIVM BONONIENSE; all’esergo: LAPIS AVSPICALIS PORTICVS A COEMET / AD PORTICVM MARIAE LVCANAE / STATVTVS. A. MDCCCXI. Lungo il bordo, in alto a destra: P. GIGLIVS. F. e in basso: HERC. GASPARINUS ARCHIT. Veduta del cimitero della Certosa con le logge e il portico che conduceva al Santuario di San Luca.

Paola Giovetti

Testo tratto da: Buscaroli B., Martorelli R. (a cura di), Luce sulle tenebre: tesori preziosi e nascosti della Certosa di Bologna, catalogo della mostra, Bologna, Bononia University Press, 2010

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Dodici porte: Il portico della Certosa
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Luce sulle tenebre
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Luce sulle tenebre - Tesori preziosi e nascosti dalla Certosa di Bologna. Video dedicato alla mostra tenutasi a Bologna nel 2010.

Il Museo Civico Archeologico di Bologna
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Raccontato dalla diretttrice Paola Giovetti. A cura di Alessio Bellodi (regista) e Giada Guida (giornalista). © "Bologna racconta" di TRC Bologna.

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