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Congresso Nazionale dei Lavoratori della Terra

24 | 25 Novembre 1901

Schede

Il 24 e 25 novembre 1901 si svolge a palazzo dei Notai il primo Congresso dei Lavoratori della Terra. Il giornale cattolico "L'Avvenire" lo chiama con sarcasmo il congresso dei "socialisti campagnoli".

Partecipano oltre 700 leghe da tutta l'Italia in rappresentanza di oltre 155.000 contadini, sotto la presidenza di Andrea Costa e della mondina di Molinella Adalgisa Lipparini. Nasce la Federterra. Ne fanno parte le leghe dei braccianti e salariati agricoli, quelle dei mezzadri, dei fittavoli e dei piccoli proprietari, che coltivano direttamente la terra. Queste organizzazioni si propongono di svolgere azioni di solidarietà, resistenza e cooperazione, con carattere di classe. La Federterra si batte da subito per migliorare le misere condizioni dei lavoratori dei campi, puntando all'elevazione del salario (0,60 lire al giorno per le donne) e alla diminuzione dell'orario di lavoro (circa 14 ore). Fra gli obiettivi a lungo termine è votata anche la collettivizzazione della terra, cosa che provoca l'abbandono del congresso da parte dei repubblicani, che vi avevano aderito. Segretario della Federazione è eletta Argentina Altobelli, che ne rimarrà alla guida per diversi anni. Tra gli organizzatori del congresso c'è anche Francesco Zanardi, futuro sindaco di Bologna, delegato dei braccianti di Molinella. I contributi alla federazione dei lavoratori della terra furono dal 1901 al 1907 di 5 centesimi all'anno per ogni socio e dal dal 1908 al 1918 di 10 centesimi, dal 1919 di 50 centesimi.

In collaborazione con Biblioteca Sala Borsa - Cronologia di Bologna.