Salta al contenuto principale Skip to footer content

Campagna amena di stile del lorenese

1840 | 1850 ca.

Schede

Data la scarsa conoscenza e la fondamentale ripetitività di soggetti e maniere nella produzione di Barbieri, è arduo proporre una datazione stringente per la presente opera. L’omogeneità del dipinto con gli altri del Legato Valorani più fedeli ai modelli del paesaggismo classico seicentesco, da Lorrain a Dughet soprattutto, datati prevalentemente negli Anni Quaranta, suggerisce anche per questo una datazione entro il quinto decennio. Una certa maggiore sensibilità nella descrizione dei verdi e nel partito luministico induce inoltre a pensare ai primi anni del decennio e avvicinano il presente quadro a quelli, datati rispettivamente 1841 e 1842, mentre lo allontanano dal Luogo ameno con un tempio di ordine corinto nello stile di Claudio del 1849, dove i modi del Lorenese appaiono in una traduzione ancora più scolastica e isterilita. La presenza di Mercurio, intento a suonare la siringa vicino ad un anziano pastore addormentato, richiamano il Paesaggio con Apollo guardiano della mandria di Admeto e Mercurio che la ruba (Londra, Wallace Collection) e il Paesaggio con Mercurio e Batto (Chatsworth, The Trustees of the Chatsworth Settlement) di Lorrain. Rispetto agli illustri esempi, la costruzione spaziale e delle masse nel paesaggio di Barbieri appare semplificata nel rispetto di pedanti simmetrie.

Claudio Poppi

Giovanni Barbieri (1780 - 1864), Campagna amena di stile del lorenese, olio su tavola, cm. 110x145, inv: 5072 (H-96; 8442/d). Bologna, Galleria comunale d’arte moderna - MAMbo Collezioni storiche. Storia: entrato nella Biblioteca dell’Archiginnasio nel 1853; esposto nel 1925 nella sala F di Villa delle Rose; trasferito nel deposito delle sale ex Prefettura di Palazzo d’Accursio nel 1935; concesso in deposito per l’arredo del Palazzo della Prefettura nel 1937. Testo tratto da "Collezionisti a Bologna nell’Ottocento: Vincenzo Valorani e Luigi Pizzardi, Bologna, 1994.