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Ufficio politico investigativo (UPI)

1926 - 1945

Schede

Con le leggi eccezionali del novembre 1926, fu istituita una polizia segreta alle dirette dipendenze della MVSN. Si chiamava Ufficio politico investigativo (UPI), i cui compiti erano simili a quelli della futura OVRA, la quale dipendeva dal ministero dell’Interno.
Sciolta la MVSN subito dopo la caduta del regime, anche l’UPI fu soppresso.
Fu ricostituito il 23 novembre 1943, quando cominciò ad operare la GNR. Per tutto il periodo dell’occupazione tedesca l’UPI svolse un’intensa attività antipartigiana.
A Bologna aveva due sedi, una presso la caserma del 3° artiglieria in Viale Panzacchi e l’altra in via Mengoli 28 o 30 (secondo Gabriele Boschetti si trovava al civico 14). Altre fonti indicano una sede in viale Aldini 198.
All’esterno di questa sede era stata posta una targa con la scritta Ispettorato sanitario. [O]
La forza dell'UPI oscillò attorno ad una ventina di uomini divisi in 3 squadre; nella primavera del 1944 l'Ufficio era comandato da Sesto Tarquinio poi, fino alla Liberazione, ebbe come capo Angelo Serrantini che in precedenza aveva comandato il Servizio politico dell'Ispettorato regionale.
Tra i suoi militi più attivi troviamo: Paolo Kessler, Ivo Zampanelli, Enrico Zanarini, Werther Cauli, Alberto Cioni, Giovanni Nicoterra, Anselmo Raspadori e Bruno Monti.