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Il teatro gratuito

14 Aprile 1919

Schede

Su imitazione dell'istituzione russa del teatro per il popolo, il Comune propone alcuni spettacoli lirici gratuiti: vengono rappresentati il "Mefistofele" e la "Francesca da Rimini" del maestro Arrigo Boito, da poco scomparso.
L'evento, come recita il periodico "La Vita cittadina", è dedicato al "popolo proletario bolognese, sensibile, vibrante ed entusiasta per ogni manifestazione d'arte in genere e musicale in ispecie".
I biglietti d'ingresso al Comunale sono rilasciati, in quantità fissa, alle leghe e alle varie organizzazioni operaie.
Gli scanni della platea sono sostituiti da sedie per aumentare la capienza. La platea e il loggione sono riservati agli uomini e i palchi alle donne. Anche gli ingressi sono separati. La sera del 14 aprile oltre duemila lavoratori gremiscono "la dorata sala del Bibiena".
Sotto la cimasa del palcoscenico spicca un cartello luminoso con la dicitura: "W l'Internazionale dei Lavoratori".
Prima dello spettacolo il sindaco Zanardi tiene un applaudito discorso, che ha come culmine l'affermazione che l'arte e la scienza sono un patrimonio collettivo e non un "monopolio

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 di pochi".