Scheda
Alla vigilia della guerra la Brigata si trova a Gemona, alle dirette dipendenze del Comando zona Carnia; il 3 luglio il 6° reggimento é inviato nel settore passo Monte Croce Carnico - Pal Piccolo - Pal Grande, mentre il 5°, a Sella Nevea ed in Val Raccolana, appoggia le truppe del IV° corpo d'armata che attaccano il caposaldo di Plezzo. Nei mesi successivi la Brigata, in concorso con truppe alpine, tenta la conquista della linea nemica sul monte Rombon. Dopo giornate di dura lotta la nostra prima linea è a pochi metri da quella avversaria; il 23 agosto, resistendo gli austriaci sul Rombon, si decide per un obiettivo secondario, la cima del Kukla, che viene preso da una colonna mista di alpini dei battaglioni Ceva e Val Ellero. Terminate le azioni di assestamento del fronte Carnico, col sopraggiungere dell'inverno 1915 -1916, solo piccole pattuglie esplicano funzioni di controllo lungo la prima linea. Ai primi di marzo del 1916, i due reggimenti della Brigata Aosta si riuniscono nella conca di Plezzo, scaglionandosi nel settore destra Isonzo-pendici del Kukla; il 19 marzo gli austriaci (la Quinta battaglia dell'Isonzo, 11-15 marzo 1916, era appena terminata), preceduti da un bombardamento a carattere distruttivo, attaccano di sorpresa riuscendo a superare le nostre difese in fondo valle, a sera l'8° e 9° compagnia del 5° reggimento contrattaccano alla baionetta e la prima linea torna quella del mattino. Con la ripresa della spinta offensiva sull'Isonzo, Sesta battaglia dell'Isonzo (6-17 agosto 1916), i due reggimenti della Aosta vengono separarti: il 6° rimane nella conca di Plezzo ed il 5° si scagliona con due battaglioni attorno a Zagora ed uno sul Carso. Particolarmente intensa è la lotta attorno a Zagora, dove le truppe italiane attaccano a fondo il settore Kuk-Monte Santo, difeso ad oltranza e mantenuto dalla 62° divisione austriaca. Il 2 novembre, iniziatasi la Nona Battaglia dell'Isonzo (1-4 novembre 1916), la Brigata, riunitasi già a fine agosto, viene dislocata nel settore del Pecinka, dove l'artiglieria nemica non da tregua, causando sensibili perdite soprattutto nel 5° reggimento. Fino alla fine dell'anno i fanti della Aosta rimangono in trincea tra il Pecinka e Dosso Fajti. Nell'aprile del 1917, la Brigata si trasferisce sull'Altipiano d'Asiago, quale riserva del XX° corpo d'armata, a luglio passa in prima linea dislocandosi nel tratto Strigno-Cima Caldiera, di fronte all'Ortigara. Dopo la Dodicesima battaglia dell'Isonzo (24 ottobre-10 novembre 1917), la Aosta arretra sul Grappa, raggiunto l'8 novembre, schierandosi sulla nuova prima linea di Col Caprile-Col della Berretta-Col Bonato. Su queste posizioni i due reggimenti attendono la spinta austro germanica. Il 26 novembre la lotta per il possesso di Col della Berretta è in pieno svolgimento, il nemico, col continuo affluire di rinforzi, sfonda le difese italiane; il contrattacco è portato dal II° battaglione del 5° reggimento che riesce a contenere gli avversari fino all'arrivo di nuove truppe di rincalzo. In questa azione il battaglione viene praticamente annientato, il valore dei fanti della Aosta è riconosciuto dallo stesso avversario, nel diario di guerra della XIV armata germanica si legge: "Alle 4 del pomeriggio reparti della divisione Edelweis occupano il Col della Berretta, ma non riescono, in seguito a contrattacchi del nemico, a mantenere il successo." La Edelweis era una delle migliori divisioni germaniche. Dopo queste giornate di lotta, la Brigata viene mandata a riposo. Il 15 giugno 1918 l'Austria lancia l'Ultima grande offensiva (15-23 giugno 1918) la Brigata in quei giorni è in linea sul Montello; il giorno 17 è tra le case di Nervesa, con la 48° divisione, schierata lungo l'argine della ferrovia presso San Mauro ed impegnandosi con tutti i reparti nel contenere l'attacco avversario. Il 21 giugno, dopo che in soli sei giorni ha perduto 1223 uomini, viene sostituita ed inizia turni di riposo e trincea nella regione del Grappa. Durante le giornate della battaglia di Vittorio Veneto (24 ottobre-4 novembre 1918), riceve l'ordine di impadronirsi dei monti Vaderoa e Spinoncia, partendo dalle posizioni sul Salarolo. Alle ore tre del giorno 24 ottobre, la nostra artiglieri apre un fuoco distruttivo sulle posizioni austriache del Valderoa, alcune ore dopo il 5° reggimento attacca, mentre il 6° ne protegge il fianco dislocandosi sul Monte Medata; l'azione ha successo, tuttavia la reazione del nemico non si fa attendere ed un cannoneggiamento violentissimo sorprende allo scoperto i fanti dell'Aosta sulle rocce del monte Spinoncia. Nei giorni seguenti la situazione diviene critica perché sul Salarolo nuclei nemici fermano la nostra avanzata ed il Valderoa, conquistato, è dominato dallo Spinoncia ancora austriaco. Il 31 ottobre, finalmente, le creste del Salarolo e dello Spinoncia sono occupate, il 6° reggimento incalza il nemico in ritirata lungo le valli Cinespa, Tas e Maora. A sera giunge nella Conca di Schievenin, dove si accampa ed attende la fine della guerra.
Paolo Antolini
Principali luoghi di attività
Eventi

Le trincee
1915 | 1918

La Guerra sulle Alpi. Pal Piccolo. Un anno di guerra, 1915-1916
25 maggio 1915 - 27 marzo 1916

Plezzo. L'attacco della 2a Armata, agosto - settembre 1915
12 Agosto - 30 settembre 1915

Isonzo: Inverno 1915-1916
Inverno 1915-1916
5° battaglia dell'Isonzo
11 - 15 marzo 1916

6° battaglia dell'Isonzo (battaglia di Gorizia)
6 - 17 agosto 1916
9° battaglia dell'Isonzo
1 - 4 novembre 1916

12° battaglia dell'Isonzo: Caporetto
24 ottobre - 10 novembre 1917

Monte Grappa. Il Solarolo, 1917 - 1918
4 novembre 1917 - 31 ottobre 1918

La battaglia del Montello
15 - 23 giugno 1918
Vedi anche
Persone
Albertazzi Adelmo
Soldato

Benghi Enrico
Caporal Maggiore

Cobianchi Aldo
Aspirante Ufficiale

Conti Alfonso
Soldato

Degli Esposti Augusto
Soldato

Diolaiti Enea
Soldato

Franciosi Attilio
Maggiore

Giovannini Augusto
Soldato

Gullo Giovanni
Maresciallo

Lorenzoni Alfonso
Soldato

Manfredi Sante
Soldato

Monari Aristide Oreste
Caporale

Monari Fernando
Caporal Maggiore

Monti Amedeo
Soldato
Nieddu Enrico
Capitano

Renzi Remo
Sottotenente
Sabattani Giuseppe
Soldato

Sangiorgi Alfredo
Soldato
