Fanteria - 127° e 128° reggimento, brigata Firenze

Scheda

Costituita il 1° marzo 1915 dai depositi del 69° e 70° Fanteria.

Anno 1915
Nel maggio la Brigata si riunisce nel Pordenonese, tra Spilimbergo e Valeriano, agli ordini della 32a divisione; quindi è subìto trasferita sul fronte isontino: il 1° giugno è a Castel Dobra (sl. Dobrovo), per dislocarsi poi tra Medana e Cerovo. Nei giorni successivi il 127° è assegnato alla 3a divisione, che ha il compito di attaccare il Monte Sabotino; il 128°, contestualmente, è impegnato sul fronte di Plava (sl. Plave). Dopo un breve spostamento, l'intera Brigata è operativa in questo settore, in attesa di avanzare verso i suoi obbiettivi: il Monte Kuk (it. Monte Cucco) ed il Monte Kobilek. Sono tentate diverse sortite che però non portano ad alcun risultato, ed alla fine di giugno la Brigata è trasferita nel settore di Paljevo, da dove compie dei colpi di mano verso lo sperone di Zagora, poco più a sud. Sostituiti in linea alla fine di settembre, gli uomini sono inviati a riposo a Novacuzzo (presso Prepotto).
In vista della III battaglia dell'Isonzo, la "Firenze" torna operativa il 18 ottobre: il 20 il 128° è dislocato nel settore di Plava, mentre il 127°, alle dipendenze della 4a divisione, è chiamato in azione contro il Monte Sabotino (nel Goriziano): entrambi i reggimenti però non riescono a raggiungere gli obiettivi loro assegnati.
Alla fine del mese la Brigata è di riposo a Zapotok (it. Zapotocco), ma dopo poco il 128° è richiamato in linea, per operare dapprima nel settore compreso tra Ložice ed Anhovo (it. Anicova), e poi nell'area di Plava. Per tutto novembre il reggimento è impegnato, con la 3a divisione, in azioni volte alla conquista del settore del Monte Kuk, tra Zagora e Zagomila. Frattanto, il comando di Brigata e reparti del 127° sono chiamati ad operare ad Oslavia fino a che, il 1° dicembre, non vengono mandati a riposo in località Novacuzzo.
Data l'impossibilità di ottenere ulteriori vantaggi territoriali nel settore del Kuk, il 128° si riunisce agli altri reparti e la "Firenze" trascorre così ciò che rimane dell'anno in un periodo di riordino.

Anno 1916
La Brigata, dopo un periodo di riposo tra Premariacco e Remanzacco, rientra in linea il 16 febbraio nell'ormai consueto settore di Plava, dove staziona sino al settembre. Durante questo periodo, i suoi reggimenti concorrono ad alcune azioni offensive: nel giugno il 128° passato temporaneamente sotto il comando della 5a divisione, occupa le trincee di Peteano, dove il 29 subisce un attacco condotto con lancio di gas asfissianti che causa la morte di oltre 190 soldati. Nell'agosto la "Firenze" concorre tramite azioni dimostrative alle operazioni che la III Armata conduce allo scopo di occupare Gorizia (VI battaglia dell'Isonzo). Il 9 agosto, caduto il campo trincerato del settore Gorizia – Monte Santo (sl. Sveta Gora), la Brigata riceve l'ordine di avanzare verso il Kuk e la sella del Monte Vodice, ma la saldezza delle difese nemiche non permette di occupare questi obiettivi.
Inviata a riposo all'inizio di settembre, la truppa raggiunge la zona compresa tra Slavče e Krasno; a metà ottobre è quindi nuovamente operativa: fino alla fine dell'anno rimane in linea nel settore di Plava.

Anno 1917
Dall'inizio dell'anno fino al maggio la truppa si alterna con la Brigata "Avellino" nel presidiare le posizioni di Zagora. Dal 12 maggio partecipa alle operazioni della X battaglia dell'Isonzo: i suoi obbiettivi sono i Monti Kuk e Vodice, che vengono conquistati a costo di sanguinose perdite (oltre 1800 uomini cadono in quest'offensiva). Fino al nostro attacco verso la Bainsizza (17-31 agosto), la truppa presidia le posizioni conquistate; quindi, dal 18 agosto, la Brigata è operativa nell'XI battaglia dell'Isonzo. Partiti dalla Valle del torrente Rohot, il 23 gli uomini conquistano quota 605 del Monte Kobilek, mentre il giorno successivo occupano i paesi di Dragovica e Grgarske Ravne, ad ovest dell'Altipiano: qui la Brigata trova una grande quantità di cannoni, mitragliatrici e munizioni. Sempre il 24 agosto la "Firenze" occupa la linea compresa tra quota 800 e Bate (it. Battaglia della Bainsizza). Inviata a riposo tra Dragovica e Grgarske Ravne il 25 agosto, già il 26 gli uomini raggiungono Podlaka (it. Podlacca), nei pressi di Bate, occupando un'altura. Ad inizio settembre la Brigata è quindi inviata dapprima tra Britof (una località di Lig, it. Liga di Canale) e Descla (sl. Deskle), poi presso Cà delle Vallade per un periodo di riordino.
Nell'ottobre gli uomini sono trasferiti sopra Cividale del Friuli, per poi rientrare in linea tra Peternel e Clodig. Al lancio dell'offensiva austro-tedesca, il 24 ottobre, la Brigata oppone una strenua resistenza prima sulla linea che dal Monte Piatto giunge a Passo Zagradan, quindi fra quella che dal Monte la Cima arriva al San Martino. Tra il 25 e il 26 la "Firenze" è però costretta a ripiegare verso Cividale e Remanzacco. Il 27 ottobre gli uomini sono sulla riva destra del Torre, mentre il 28 toccano Udine: un lungo movimento di ripiegamento porta infine la truppa il 30 novembre nella zona compresa fra i torrenti Nure e Chero, nel Piacentino, nella zona di Ronco, Godi e Rezzano. Qui la Brigata trascorre un periodo di riordino che dura per tutto dicembre.

Anno 1918
La Brigata è di nuovo operativa nel marzo, allorché rientra in linea nel settore delle Prealpi Giudicarie, presso il Monte Melino. Alla fine di aprile gli uomini sono di riposo vicino Odolo, nel Bresciano.
Nella seconda metà di giugno la "Firenze" è impegnata, alle dipendenze della 22a divisione, nella «Battaglia del Solstizio»: inviata nel Veneziano, tra Meolo e Vallio, la truppa deve concorrere alla presa dello Scolo Palumbo (basso Piave). Respinte numerose sortite in quella zona, il 23 giugno i reggimenti toccano il fiume a Zenson, mentre due giorni dopo sono sostituiti in linea ed inviati a Casale sul Sile, nel Trevigiano.
Tra il giugno e l'inizio di ottobre la "Firenze" è nuovamente impegnata nel settore delle Prealpi Giudicarie, quindi è trasferita in Veneto: il 24 ottobre, all'inizio della nostra ultima offensiva, i reggimenti sono dislocati sul Monte Grappa. Il 27, dopo alcuni attacchi andati a buon fine verso la Selletta del Forcelletto ed il «caposaldo 5 bis», gli uomini assumono la difesa del Monte Pertica. Il giorno successivo la maggior parte dei reparti è inviata a riposo, quindi la Brigata riunita torna operativa il 31: il 128° dà manforte all'azione contro il Monte Prassolan, mentre il 127° è impegnato verso la linea quota 1484 – Col Campigolo – Col dei Prai, occupando quest'ultimo. Il 1° novembre la Brigata raggiunge Monte Fredina e quindi Col di Baio. La notizia del "cessate il fuoco" raggiunge gli uomini della "Firenze" in Valnuvola (vicino Castello Tesino).

Andrea Spicciarelli

FONTE: Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Vol. V, Roma, Libreria dello Stato 1927, pp. 215-221

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Brigata Firenze - 127° e 128° Fanteria
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Ministero della guerra, Stato maggiore centrale, Ufficio storico,
Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918,
Roma, Libreria dello Stato, 1924-1929
8 volumi