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Due deputati socialisti malmenati dagli squadristi

19 Dicembre 1920

Schede

I deputati socialisti Genuzio Bentini (1874-1943) e Adelmo Niccolai, difensori di 44 braccianti accusati di violenze a Trebbo di Reno, vengono bastonati da una squadra di fascisti davanti al tribunale di Bologna. "Dopo una ripugnante e bestiale scena protrattasi per qualche tempo", Niccolai e l'anziana madre accorsa in suo aiuto sono accompagnati a casa da alcuni cittadini "pesti e sanguinanti" (Bardellini).
Il 9 luglio il parroco di Trebbo era stato costretto da contadini leghisti a impugnare una bandiera rossa per le strade del paese. Per l'aggressione ai due parlamentari vengono fermati alcuni giovani, ma Leandro Arpinati, presidente del Fascio, si fa arrestare al loro posto.
In un comunicato i fascisti proclamano che continueranno ad usare la violenza contro i responsabili del PUS (i socialisti ufficiali intesi come liquido infetto) finchè non cesseranno le denigrazioni nei loro confronti dentro e fuori il Parlamento.
La Camera dei Deputati a sua volta disporrà un'inchiesta parlamentare sui fatti bolognesi.

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