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Tomba di Alberto Carpi

1920 -1930 ca.

Schede

Il precetto biblico “non ti farai alcuna scultura né immagine delle cose che splendono o nel cielo, o sulla terra, o nelle acque sotto la terra” (Esodo 20, 4), presupposto fondamentale nella tradizione funeraria ebraica, viene eluso, seppure in forma discreta, dall’inserimento della targa bronzea con elementi militari e corona d’alloro. Il simbolismo della raffigurazione è legato al sacrificio del caporale di fanteria Alberto Carpi, ferroviere nella vita civile, ferito a morte nel 1916 sul campo di combattimento. Tra l’iscrizione e il fregio, è posta la sigla <>, consueta nelle tombe ebraiche secondo un uso di origine medievale -moderno (I. M. Marach, Il cimitero ebraico, in La Certosa di Bologna. Immortalità della memoria, a cura di G. Pesci, Bologna, 1998, p. 346, n. 8); la sigla fa riferimento al versetto del Libro Primo di Samuele 25,29 «Tehì nafshò zerurà bizeror ha-haim» (“Sarà la tua anima inserita nello scrigno della vita”).

Il monumento è costituito da un sarcofago in marmo bianco posto a terra. Riporta un’iscrizione a lettere incise e rubricate e nella sezione inferiore una formella bronzea raffigurante, a rilievo, un elemento architettonico ornato con volute e cornice ad ovuli entro il quale è inserita una lapide con iscrizione incisa. Su questo sono collocati una mitragliatrice, una corona d’alloro ed un elmo.

SIA PACE ALLO SPIRITO ELETTO / DI / ALBERTO CARPI / VOLONTARIO DI GUERRA / ASPIRANTE UFFICIALE / NEL 46° REGG. FANT. 10° REP. MITRAGLIERI / A SOLI XXI ANNI / SULL’ARA DELLA PATRIA / IMMOLÒ LA GIOVANE VITA / MONTE GIOVE-XI GIUGNO MCMXVI / CHINATI SULLA TERRA PREMATURA / LA MAMMA, IL FRATELLO, LE SORELLE / SPARGONO LAURI E CRISANTEMI / t.n.z.b.h.

(sulla formella bronzea) CELERRIMO ICTU / IMPAVIDA FIDE.

Testo tratto da 'Memorie della grande guerra: le tombe dei caduti nel cimitero monumentale della Certosa di Bologna', Minerva, 2007.