Salta al contenuto principale Skip to footer content

Ginevra Pepoli

1760 - 13 marzo 1800

Scheda

Figlia del senatore conte Cornelio Pepoli e di Marina Grimani nobile veneta, Maria Ginevra Eleonora era nata a Venezia nel 1760. Si trasferì a Bologna con la madre dopo la morte del padre nel 1777. Morto celibe, appena quarantenne, il fratello Alessandro, Ginevra si trovava ad essere l’ultima del suo ramo e sposò il 14 giugno del 1779 il senatore Ferdinando Marescalchi. Secondo una notizia riportata da Teresa Muzzi nella sua Vita di Ferdinando Marescalchi patrizio Bolognese (edito a Milano nel 1932, pp. 16-17), Ginevra, che era “giovane virtuosa e assai provvista di beni di fortuna”, non era inizialmente entusiasta del partito che le aveva procurato la famiglia: “qualche tempo dopo la stesura dei capitoli matrimoniali (notaio Triboli, 13 febbraio 1779), giunse all’orecchio di Ferdinando che la damina si diceva sacrificata”. Ferdinando ritirò la promessa, ma le cose si appianarono, il matrimonio fu celebrato, e dal matrimonio nacquero cinque figli, di cui tre sopravvissuti: Elisabetta (nata nel 1781, che nel 1806 sposò il marchese Alexandre la Fresnaye di Saint-Aignan, avventuroso esploratore che aveva fatto due volte il giro del mondo e diede il suo nome a un’isola nell’oceano Pacifico), Marina (nata nel 1785, che sposò nel 1809 il marchese Joseph de Scoraille de Langeac nobile d’Alvernia), e Carlo Alfonso Marcello, nato nel 1782, che nel 1811 sposò la contessa Caterina Brignole Sale di Genova (ms. B 682/2, tav. 74 e 95; Guidicini, Cose Not., I, p. 388*; Shamà, Dominici Battelli, Geneaolgie, Marescalchi e Brignole, maggio 2007).

Ginevra Pepoli morì, come annota Tommaso de’ Buoi (Diario, p. 118), a quarant’anni, il 13 marzo 1800, mentre il marito era esule a Chambery. I documenti ricopiati dal Carrati (Defunti, B 924, c. 203) confermano l’età e aggiungono che morì dopo quaranta giorni di “grave male” e che fu sepolta nella chiesa del Corpus Domini prima di essere traslata in Certosa.

Silvia Benati