Salta al contenuto principale Skip to footer content

Monumento Pallotti

1867 ca.

Schede

Alfonso Bertelli (Bologna, 1822 - ivi, 1896), Monumento di Giuseppe Pallotti, 1867 ca. Certosa di Bologna, portico ovest del Chiostro V o Maggiore. Il Monumento è dominato dal rilievo in bronzo che costituisce la parte centrale del sepolcro dedicato a Giuseppe Pallotti. Il tema scelto si lega al lascito testamentario del defunto, che consente di fondare l’istituto che prende il suo nome. Dal gesso documentato dalla fotografia del Fondo Belluzzi del Museo del Risorgimento, è stato ricavato il bronzo mediante galvanoplastica, tecnica innovativa per l’epoca, e collocato in Certosa insieme al ritratto del defunto. Bertelli in quest'opera compie una calibrata mediazione tra classicismo quattrocentesco e timidi accenni di verismo, il secondo presente in alcuni dettagli quali il corpo smagrito del fanciullo, ottenendo esiti non troppo diversi del più giovane Carlo Monari. Sullo sfondo della foto si scorge un'altra statua rappresentante una santa, la cui attuale collocazione è sconosciuta. L'opera nel passatoè stata sottratta degli stemmi posti alla base delle colonnette, mentre il restauro è stato eseguito nel 2005.

Intorno al busto posto sulla sommità corre la scritta: Beatus vir qui intelligit super egenum et pauperem. L'iscrizione sul basamento recita: IOSEPHVS ANGELI F PALLOTTIVS ADVOCATVS / EQVES GREGORIANVS ET A CONSVLTATIONIBVS ARCHIEP N / VIR RELIGIONE INTEGRITATE / PERITIA / RERVM AGENDAR / SINGVLARI LAVDE COMMENDANDVS HEIC SITVS EST / QVI SVBSTANTIAM SVAM PENE OMNEM HAC LEGE TRANSMISIT / VT PVERI VTRISQVE SEXVS EGENI / ALANTVR ET PROBE INSTITVANTVR / DEC PIO EXITV VIII EID APR ANN MDCCCLXVI / CVRATORES HAEREDITATIS / VIRO DE PAVPERIBVS OPTIME MERITO POSVERE / TE (chi-rho) IN PACE.