Cipolla Antonio

Cipolla Antonio

4 Febbraio 1820 - 15 Luglio 1874

Note sintetiche

Occupazione: Architetto

Scheda

Antonio Cipolla (Napoli, 1820 - Roma, 1874), fu architetto tra i più significativi in Italia nella seconda metà dell'800. Avviati gli studi presso l'Accademia di Napoli, nel 1845 si trasferisce a Roma per proseguire la formazione nell'ambito dell'architettura. Lavora prevalentemente nella città eterna ed a Napoli per rilevanti progetti pubblici e privati, ma viene chiamato anche in altre città italiane. Incisivo il suo corpus di opere nella capitale, ove dirige sia lavori di restauro (quale quello per il palazzo Farnese), sia edifici di carattere religioso, come la facciata di S. Spirito dei Napoletani (1852-54). Dopo l'Unità d'Italia si trasferisce nella capitale, dove fu chiamato a redigere diversi progetti urbanistici di ampliamenti della città, svolgendo anche ruoli pubblici nell'amministrazione e nell'insegnamento. Ebbe ruoli di progettista delle sezioni italiane in occasione delle esposizioni di Parigi (1867) e Vienna (1873) e chiamato a progettare edifici per molte tratte ferroviarie italiane e strutture pubbliche quali il Manicomio 'Lolli' di Imola (1880). Nel corso della sua carriera ottiene anche numerose onorificenze e cariche in diverse accademie romane, tanto che alla sua morte l'archivio personale venne consegnato all'Accademia di S. Luca, ove si può ancora oggi consultare.

Significativo il suo catalogo di opere nella città di Bologna. Nella Certosa esegue i progetti dei monumenti Minghetti, a Pietro Magenta, Antonio Silvani (con il bel busto di Pietro Tenerani), alla famiglia Mazzacurati e ai due principi Galitzin. Altra sua opera funeraria si trova a Roma, nella chiesa della Maddalena. Il sepolcro Rem - Picci viene eseguito sotto la sua direzione da Giovan Battista Lombardi e Giuseppe Palombini, i quali avevano già operato con lui per due monumenti funebri felsinei. All'interno delle mura felsinee progetta due palazzi ben conosciuti: la sede della Banca d'Italia (1864) e palazzo Silvani, ambedue in piazza Cavour. Viene chiamato a progettare altre sedi bancarie tra cui la Banca d'Italia a Firenze (1869) e il palazzo della Cassa di risparmio in Roma (1874). A Bologna ha soggiornato anche nel 1848 in occasione del 'Pensionato delle arti del disegno in Roma' insieme ad altri artisti: la città emiliana era parte di un tour di formazione lungo le principali città della penisola. A Bologna era prevista una tappa alla Pinacoteca e lo studio dei capitelli della città. Obbligatorio per tutti la visita alla Certosa. Forse per questo motivo nel 1848 è in Veneto, dove partecipò alla prima guerra d'indipendenza combattendo con le truppe napoletane.

Roberto Martorelli

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Bologna post unitaria
Bologna post unitaria

Quadro socio politico della Bologna post unitaria nel periodo 1859-1900. Intervista ad Alberto Preti. A cura del Comitato di Bologna dell'istituto per la storia del Risorgimento italiano. Con il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. www.vedio.bo.it

Documenti
Inaugurazione Monumento Magenta
Tipo: PDF Dimensione: 3.70 Mb

Inaugurazione del Monumento sepolcrale al commendatore avvocato Pietro Magenta già Prefetto della bolognese provincia nel Cimitero Comunale di Bologna il XVI agosto MDCCCLXIII. Estratto dal Monitore di Bologna, Regia Tipografia.

Cipolla Antonio
Tipo: PDF Dimensione: 1.64 Mb

Antonio Cipolla (1820 - 1874), lettera ad Antonio Silvani, 12 gennaio 1866, collezione privata

Bibliografia
Giovanni Battista Lombardi
Conconi Fedrigolli Adriana
2006 Brescia Grafo
Guida di Bologna - ristampa
Ricci Corrado, Zucchini Guido
2002 Bologna Minerva Edizioni