Salta al contenuto principale Skip to footer content

Spero Ghedini detto/a Valdo

4 dicembre 1911 - [?]

Scheda

Spero Ghedini, «Valdo», da Alberto e Genoveffa Saccenti; nato il 4 dicembre 1911 a Bondeno ( FE); ivi residente nel 1943. Licenza di scuola media. Barbiere. Iscritto al PCI.
Fu arrestato nel febbraio 1938 e condannato dal Tribunale speciale il 13 ottobre 1938 a 8 anni di reclusione per costituzione del PCI e propaganda. Liberato il 28 agosto 1943 dal penitenziario di Civitavecchia (Roma), dopo sei anni di reclusione, tornò a Bondeno dove assunse la carica di responsabile del PCI.
Il 13 novembre 1943 sfuggì all'arresto dei carabinieri per l'ospitalità offertagli da una famiglia contadina. Fu segretario della federazione comunista di Rovigo fino al 31 gennaio 1944 quando concordò, con Onorato Malaguti, il suo trasferimento nel bolognese. Nominato responsabile del PCI per la zona di Medicina e Molinella, nel giugno 1944 assunse la carica di responsabile provinciale
. Due obiettivi pose al centro del suo lavoro politico: sollecitare la partecipazione dei contadini alla lotta armata contro i nazifascisti; organizzare e potenziare le SAP per la difesa delle scorte dalle razzie tedesche. L'impegno di tutte le forze politiche antifasciste su problemi immediati rese possibile la formazione dei CLN comunali, dei Gruppi di difesa della donna. Nella primavera-estate 1944 durante le assemblee con mezzadri, coloni e braccianti affrontò il problema della riforma agraria. Nel giugno 1944 in concomitanza con lo sciopero delle mondine, per altro non condiviso da tutte le forze politiche, curò la pubblicazione di 3 numeri del periodico clandestino “La mondariso” con la collaborazione di Luciano Romagnoli.
Dal novembre 1944, lasciata la federazione bolognese del PCI, riassunse la direzione di quella ferrarese.
Riconosciuto partigiano dall'1 maggio 1944 al 6 dicembre 1944. Testimonianza in RB3. Ha pubblicato: Uno dei centomila, Milano, La Pietra, 1983, pp.XVI+366. [AQ]