Salta al contenuto principale Skip to footer content

Movimento di Giustizia e libertà

1929 | 1942

Schede

Giustizia e libertà fu il movimento politico fondato a Parigi da Carlo Rosselli - evaso pochi mesi prima dal confino di Lipari (ME) - nella seconda metà del 1929 unitamente a Gaetano Salvemini, Emilio Lussu, Alberto Tarchiani e altri esuli antifascisti. Si proponeva di superare gli schemi e le concezioni dei vecchi partiti di centro e di sinistra.
Il programma fu illustrato nel libro Socialismo liberale scritto da Rosselli durante il soggiorno al confino. Nel 1932 il programma fu in parte riscritto con il contributo di Tarchiani e Lussu.

In Italia si costituirono nuclei GL a Torino, Roma, Firenze e Milano. Sin dall’inizio il movimento non ebbe una direzione omogenea, perché alcuni esponenti avrebbero voluto privilegiare l’orientamento socialista e altri quello liberale. Nel 1931 a Parigi fu firmato un patto d’unità d’azione con il PSI, mentre con il PCI i rapporti furono sempre difficili.
Nel 1936, quando scoppiò la guerra civile, Rosselli e i principali dirigenti del movimento si recarono in Spagna e costituirono la Colonna Rosselli, la prima formazione italiana a intervenire in quel conflitto. Quando Rosselli e il fratello Nello furono uccisi in Francia dai fascisti, il 9.6.1937, il movimento si spostò su posizioni di sinistra, su iniziativa di Lussu e Fernando Schiavetti.
Il nuovo orientamento provocò l’allontanamento di alcuni elementi liberali. Nel 1942 GL fu uno dei promotori del PdA. GL ebbe diversi organi di stampa. Nel 1932 Rosselli fondò i “Quaderni di ‘Giustizia e libertà’” e nel 1934 il “Giornale degli operai”. Il 18.5.1934 fu la volta di “Giustizia e libertà” - sottotitolo “Movimento unitario per l’autonomia operaia, la repubblica socialista, un nuovo umanesimo” - che uscì sino al 20.5.1940. Nel 1942 a New York uscirono i “Quaderni italiani”.
A Bologna GL ebbe una consistenza modesta. All’inizio degli anni Trenta alcuni ex socialisti ed ex repubblicani diedero vita ad un gruppo del quale facevano parte Duilio Codrignani, Luigi Gaiani, Otello Lamma, Umberto Orsini, Mario Protti, Armando Quadri, Bruno Roveri ed Enzo Zucchini. Gaiani, Orsini, Roveri e Zucchini furono arrestati e il 26.6.1931 condannati dal Tribunale speciale. [O]