Schede
Fondato il 5 marzo1876 a Milano da Eugenio Torelli Viollier, divenne il più autorevole quotidiano tra il 1900 e il 1925, sotto la direzione di Luigi Albertini.
Aperto sostenitore del fascismo, passò all’opposizione dopo il delitto Matteotti. Cedendo alla pressione di Mussolini, la proprietà costrinse Albertini e il fratello Cesare a cedere le quote in loro proprietà e a uscire dal giornale.
Furono costretti ad andarsene anche giornalisti democratici come Mario Borsa, Luigi Emery, Ettore Janni, Ferruccio Parri e Alberto Tarchiani.
Durante il ventennio fascista fu un organo del regime. Dopo il 25.7.1943 Janni assunse la direzione e la mantenne sino all’8.9.1943.
Durante l’occupazione tedesca il giornale fu collaborazionista. Il 25.4.1945, con la liberazione, divenne il “Corriere d’informazione”, diretto da Borsa, per tornare alla vecchia testata qualche anno dopo. [O]