Schede
A Castel Maggiore, tra gli opifici idraulici di proprietà Pizzardi, fin dal 1853 era presente un’officina meccanica con fonderia che aveva una buona notorietà per le fusioni e la costruzione di macchine utensili. Qui, nel 1870, Gaetano Barbieri (1845-1884) aveva iniziato la sua attività dando vita, con un socio, ad una prima ditta; nel 1880 era stata poi costituita, con il nipote Cesare (1850-1901), la Fonderia meccanica Gaetano Barbieri e C., destinata ad essere una delle più importanti aziende bolognesi del settore, con un’ampia gamma di locomobili e macchine a vapore, macchine agricole, torni per la lavorazione del ferro e del legno, oltre che di prodotti della fusione. Saranno gli eredi di Gaetano Barbieri, per oltre un secolo, i protagonisti delle vicende societarie, a partire dai figli Deodato (1861-1916) e Antonio (1868-1910) e dai nipoti, ingegneri Gaetano (1891-1953) ed Emilio (1893-1969).
Già a partire dal 1898 era iniziata la realizzazione dei primi compressori ed impianti frigoriferi, mentre nel 1922 era stata costituita a Bologna una società per produrre ghiaccio artificiale, delineando la vocazione ultima della Ditta nei decenni successivi. Dopo un infelice tentativo di costruire trattori in collaborazione con la Cassani di Treviglio che, nel 1932, l’aveva portata sull’orlo del fallimento, l’indirizzo produttivo della Barbieri si era orientato definitivamente verso la tecnologia del freddo con installazioni, sia per uso civile che industriale, in Italia e all’estero. Variazioni societarie porteranno alla creazione della Barbieri-Frick nel 1964, quindi della Technofrigo Europa nel 1972.
Dal 1995 l’Azienda fa parte del Gruppo tedesco GEA.
Antonio Campigotto
Testo tratto da "La Ruota e l’Incudine la memoria dell’Industria Meccanica bolognese in Certosa", Minerva, 2016