Schede
Arturo Orsoni, Angelo della risurrezione in marmo per la Tomba Sarti Orsi. Certosa di Bologna, Campo degli ospedali, viale sud. Evidenti le somiglianze con l’Angelo della risurrezione del tempietto Franco per la Certosa, per cui mi pare facile riportare l’opera ad un modello di Orsoni; manca, qui, la tromba (forse un’ingiuria del tempo) e le ali sono più spiegate verso l’alto.
Vincenzo Favaro
*Raule A., 1961, p. 177 (Non specifica l’autore); Album Venturi: Serie 3 N.° 31. “Il n. 31, l’Angelo Raffaelli, si riferisce al marmo eseguito nel cimitero di Pesaro, che nel suo insieme compare nella serie II n. 159. Due altre repliche sono presenti nella Certosa di Bologna, una per la tomba Sarti (Campo Ospedali), altra nella cappella Franco (1908, Chiostro VII). La collocazione al coperto della seconda ha consentito una buona conservazione facendone apprezzare l’alta qualità, ed infatti la guida Raule la attribuisce allo scultore Arturo Orsoni. Una quarta versione di misura ridotta viene eseguita per la famiglia Mantovani a Copparo (serie II n. 266) e una quinta, ancor più piccola e semplificata, per la famiglia Unda a Valencia (serie II n. 114). Una sesta variante è documentata nel fondo per Sofia Moreno in un non precisato cimitero del Sud America” (Degiovanni C. –Martorelli R., 2011, p. 46). L’Angelo di Serie 2 N.° 417 dell’Album Venturi è una variante dell’Angelo Raffaelli (sulla mano sinistra poggia la croce, anziché la tromba) riconducibile ad Arturo Orsoni.