Schede
Il quadro è la rievocazione storica dell'arringa che fece Camillo Benso di Cavour alla Camera dei Ministri nel 1859. Il grande statista è in piedi, a fianco del banco dei Ministri dove è seduto Marco Minghetti. Il dipinto, oltre a commemorare la figura di Cavour, scomparso nel 1861, rende omaggio alla forte “familiarità” che legava il Minghetti al marchese. Luigi Busi, l'artista che eseguì la maggior parte delle opere commissionate dal Pizzardi per la sala, fin dall'inizio della sua attività pittorica assunse una posizione indipendente ed elastica nei confronti dell'ambiente artistico bolognese. Questo quadro dimostra una forte dipendenza dal Carlo Alberto a Oporto di Antonio Puccinelli: lo si riscontra nella sintesi delle forme, nella gamma cromatica rischiarata dalla luce diffusa nell'ambiente e nei particolari decorativi, come il tappeto, la stoffa che ricopre il tavolo e le penne d'oca nei calamai, che si richiamano in un gioco di rimandi iconografici. La luce diffusa modula i volumi che sbarrano la profondità, conferisce pesantezza al corpo del Cavour - figura massiccia ed imponente che domina la scena -, naturalezza al modellato e morbidezza alle stoffe. Sul verso della tela del quadro vi è l'abbozzo, a matita, della figura di Cavour.
Claudia Collina
Olio su tela, cm 256 x 180. firmato e datato in basso a destra: L. Busi, 1866. Storia: donato da C.A. Pizzardi al Municipio di Bologna per il Museo Civico del Risorgimento nel 1920 viene collocato in una delle sale adiacenti la Sala Consigliare di Palazzo d'Accursio. Nel 1933 è posto nel corridoio della Ragioneria del Comune e, in data imprecisabile, viene spostato nel Salone dello Stato civile dello stesso palazzo. Nel 1959 entra al Museo Civico del Risorgimento. Bibliografia: Claudia Collina, Claudio Poppi; Collezionisti a Bologna nell’Ottocento. Vincenzo Valorani e Luigi Pizzardi, cat. della mostra, Bologna 1994