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Monumento Ratta Garganelli

1823 circa

Schede

Il Monumento fu commissionato a Franceschi dai Marchesi Francesco e Pompeo, figli del defunto Benedetto Ratta Garganelli, personaggio di antica virtù, che mancò ai suoi cari il 25 aprile 1804. L’arco 72 fu acquistato nel 1803 dal Marchese Benedetto per suo fratello, e al suo interno sono sepolti tutti gli esponenti della famiglia, ecco perché la facciata del monumento è ricoperta da numerose lapidi. Dai documenti d’Archivio, risulta che il disegno per il monumento in analisi, fu presentato da Antonio Zuccarini nel marzo del 1822, e l’esecuzione del bassorilievo fu affidata allo scultore Alessandro Franceschi. Le guide di Zecchi e Chierici, invece, attribuiscono l’opera a Franceschi ma non l’esecuzione del disegno, che entrambi assegnano a Vincenzo Vannini. Forse è da ritenere esatta la seconda affermazione per via delle similitudini che intercorrono tra questo monumento e altri monumenti, presenti alla Certosa, il cui disegno è stato eseguito da Vannini. In particolare, possiamo fare riferimento al monumento dedicato alla Marchesa Olimpia Spada, scolpito da Roncagli, dove la figura che siede sul sarcofago, altro non è che l’immagine speculare della figura effigiata nel Monumento Ratta Garganelli. Quest’ultima rappresenta l’allegoria della Speranza, che identifichiamo nel particolare dell’ancora (oggi disperso) che regge nella mano sinistra.

Tiziana Quaglietta