Schede
Villa Spada sorge sull'antica tenuta dei marchesi Zambeccari. Di questo edificio in stile neoclassico non si conosce la data di costruzione, ma poiché esso pare quasi certamente attribuibile a Giovanni Batista Martinetti, presente a Bologna a partire dal 1774, potrebbe attestarsi al periodo in cui la tenuta era di proprietà di Jacopo Zambeccari (morto nel 1795). La villa rimase di proprietà dei Zambeccari fino al 1811, quando passò dapprima ai Marescotti e poi ai Levi. Sulla facciata meridionale della villa si può ammirare lo stemma degli Spada, che acquistarono la villa nel 1820. Dopo essere stata di proprietà del tenore Antonio Poggi, nel maggio 1849 la villa diventò il quartier generale degli austriaci, ospitando il governatorato, il giudizio statario ed il consiglio di guerra.
Nell’estate di quell’anno Villa Spada vide transitare nella torretta neomedievale – eretta nel giardino della villa – tra il 7 e l’8 agosto due prigionieri illustri: il padre barnabita Ugo Bassi ed il capitano milanese Giovanni Livraghi, catturati qualche giorno prima dagli imperiali a Comacchio, in fuga verso Venezia dopo la fine della Repubblica Romana. Alle ore 18 del 7 agosto Bassi e Livraghi entrarono nella Villa, prima di essere condotti alle 22 nelle carceri della Carità di via S. Felice. I due fecero ritorno al quartier generale austriaco l’indomani a mezzogiorno, quando fu comunicata loro la sentenza di condanna a morte. All’una Bassi e Livraghi lasciarono per l’ultima volta Villa Spada, per compiere l’ultimo viaggio verso il portico della Certosa, dove furono fucilati dagli uomini del generale Gorzkowski. Dimora di un principe turco nella seconda metà dell'Ottocento, attorno al 1920 la villa passò ai Pisa i quali aprirono su via Saragozza l'attuale accesso principale al parco. Negli anni Sessanta la proprietà fu acquisita dal Comune di Bologna, ed aperta al pubblico nel decennio successivo. Dal 1990 la villa ospita il Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Andrea Spicciarelli