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Raimondo Vianello

7 maggio 1922 - 15 Aprile 2010

Scheda

Raimondo Vianello, da Guido; nato il 7 maggio 1922 a Roma; residente nel 1943 a Bologna in via F. Albani 7/2. Attore.
Militò nella brg Stella rossa Lupo con funzione di ispettore organizzativo di compagnia.
Riconosciuto partigiano con il grado di sottotenente dal 24 aprile 1944 alla Liberazione.

Considerato uno dei padri della televisione italiana, e protagonista principale della commedia all'italiana, durante la sua lunga carriera ha ricoperto ruoli molto diversi: attore, in primo luogo, ma anche sceneggiatore e conduttore di programmi di intrattenimento.
Il padre, ammiraglio, avrebbe voluto avviarlo alla carriera diplomatica: studiò infatti Giurisprudenza giungendo ad ottener la laurea, che non utilizzò mai.

Controversi gli anni di fine conflitto: se ne trovano tracce tra le file partigiane, secondo la documentazione qui allegata, ma viene spesso indicato come aderente alla Repubblica di Salò e volontario nelle sue truppe. Di fatto, fu effettivamente detenuto dagli alleati, nell'estate del 1945, nel campo di prigionia di Coltano, vicino a Pisa, insieme ad altre migliaia di soldati della RSI.
Al momento non siamo al corrente di documentazione che sciolga questo dilemma, nè l'attore chiarì definitivamente queste ambiguità.

Nell'immediato dopoguerra la sua vita ha una importante svolta: conosce due giovani commediografi, Garinei e Giovannini, che gli danno l'opportunità di dedicarsi al teatro leggero, iniziando come spalla di attori già affermati, per poi emergere come attore garbato e dotato di una comicità spesso graffiante, che a più riprese gli valse, tra la fine degli anni '50 e gli anni '60, forti censure da parte della RAI, per la quale aveva iniziato a lavorare in coppia con Ugo Tognazzi. Indimenticabile per il pubblico televisivo il suo lungo sodalizio con la moglie Sandra Mondaini.
Nella sua lunga carriera ha lavorato per il teatro, il cinema, la televisione pubblica e privata, per la pubblicità, senza mai scordare la propria passione per lo sport ed in particolare per il calcio.
Muore a Milano il 15 aprile 2010.

In questa scheda sono riportate le notizie biografiche pubblicate su "Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945)" a cura di Alessandro Albertazzi, Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, editi dall'Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea nella provincia di Bologna (ISREBO) e i documenti ANPI conservati presso l'Istituto storico Parri e l'Archivio di Stato di Roma.