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Enrico Tagliani

1895 - 28 ottobre 1915

Scheda

Tagliani Enrico, di Luigi, soldato nel 141 reggimento Fanteria, nato ad Argelato nel 1895, dimorante a Baricella, disperso a Bosco Cappuccio il 28 ottobre 1915. Operaio. Celibe.
Soldato del 141° reggimento di fanteria, assieme al 142, formano la brigata Catanzaro.
soldato del 141° reggimento di fanteria, assieme al 142, formano la brigata Catanzaro.
La brigata si costituisce il 1° marzo del 1915, entra in linea il 12 giugno dislocandosi presso i paesi di Zugliano e Terenziano. Il 21 luglio passa alle dipendenze del X° corpo, sostituendo in linea altri reparti verso Fogliano; il 25 reparti della brigata partecipano all'attacco del monte Sei Busi, per la resistenza avversaria ed i reticolati intatti, quel giorno non vengono compiuti progressi. Il 28 luglio, la Catanzaro muove all'assalto delle trincee avversarie di Bosco Cappuccio; ad onta della forte resistenza incontrata, il 142° con azione risoluta occupa il ciglione sud-ovest di Monte Cappuccio, mentre il 141° cozza contro un trincerone blindato ed è costretto a fermarsi sulle posizioni raggiunte. Il 30 viene ritentato il sorpasso del trincerone nemico, i modesti progressi conseguiti sono pagati a caro prezzo, così che il comando italiano sospende a sera l'azione. Dopo un periodo di riorganizzazione passato in seconda linea, la brigata torna in azione il 21 ottobre contro le postazioni austriache di San Martino del Carso, i primi attacchi, durati due interi giorni, si infrangono contro la resistenza avversaria.
II 141° allora inizia una azione avvolgente delle posizioni antistanti il 142°, per favorirne la progressione. Infatti il I° e II° battaglione del 141°, con azione fulminea occupano un tratto di trincea catturando molti prigionieri ed ingente bottino in armi e munizioni; proseguono poi l'avanzata lungo il valloncello di San Martino occupando altri tratti di trincea austriaca; purtroppo la loro azione non consente comunque al 142° di lasciare le sue posizioni, perché fatte segno da intenso tiro d'artiglieria di grosso calibro.
II 23 ottobre viene ripreso l'attacco a San Martino, col 141° alla destra del paese ed il 142° a sinistra. Ancora una volta viene raggiunto il trincerone blindato che sbarra la valle verso San Martino, ma l'azione della artiglieria nemica coglie i reparti della Catanzaro fuori dai ripari procurando gravi perdite e costringendoli a ripiegare verso le posizioni di partenza. Di nuovo il 30 ottobre con l'aiuto di reparti della brigata Regina viene tentato lo sfondamento delle linee nemiche, ma invano .
Per le gravi perdite subite la brigata viene mandata a ricostituirsi lontano dal fronte; sono caduti dal 18 ottobre al 3 novembre, 97 ufficiali e 3511 uomini di truppa . Dalla Relazione Ufficiale Italiana: " 28 ottobre.
Attaccò per prima la brig. Catanzaro, la sua avanzata su San Martino ed oltre avrebbe dovuto facilitare l'azione del resto della linea.
Ma ne l'attacco delle ore 12, ne quello delle 13,15' raggiunsero l'obiettivo desiderato. L'efficienza difensiva del "Groviglio" era intatta, e la brigata, dopo essersi prodigata in ripetuti sforzi che le costarono gravi perdite, fu costretta a sostare a contatto delle linee nemiche, dove la lotta spezzò in episodi isolati. " Tagliani Enrico muore il 28 ottobre disperso in combattimento, durante l'assalto al trincerone blindato che sbarra il passo verso San Martino del Carso .
(Paolo Antolini)