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Luigi Simoncini

9 febbraio 1896 - 4 aprile 1934

Scheda

Luigi Simoncini, da Pietro e Anna Amadesi; nato il 9 febbraio 1896 a Baricella. 3ª elementare. Bracciante. Iscritto al PSI.
Il 6 aprile 1922 si recò a Boschi di Baricella per partecipare a una festa popolare. Sul bavero della giacca portava un nastrino rosso.
Quando il fascista Ettore Buriani gli intimò di toglierlo, oppose un netto rifiuto. Il Buriani uscì, si recò a Malalbergo e tornò poco dopo in compagnia di numerosi fascisti. Quando entrò nella sala da ballo con la pistola in pugno e ordinò «Su le mani», si verificò un fuggi fuggi generale.
I fascisti rimasti fuori della sala cominciarono a sparare attraverso le finestre, ritenendo che fosse in atto una colluttazione. Nella sparatoria rimasero feriti il socialista Luigi Cantelli, la bambina Arena Barattini e il Buriani, il quale decedette poco dopo. Nel corso delle indagini i carabinieri accertarono che solo i fascisti avevano sparato per cui a loro andava addebitata la morte del Buriani.
Per quanto distante dal luogo della sparatoria, perché stava giocando a bocce, il 25 maggio 1922 il Simoncini fu arrestato e rinviato a giudizio per «concorso nell'omicidio di Ettore Buriani, quale autore o cooperatore immediato».
Il 17 aprile 1923 fu processato in corte d'assise e condannato a 15 anni. Uscito dal carcere il 19 febbraio 1929 a seguito della concessione dell'amnistia, preferì non tornare a Baricella. Si trasferì a Bologna e si sposò.
Nel 1932, volendo rivedere gli amici e i parenti, tornò per un giorno a Baricella. Quando si sparse la notizia del suo arrivo, una squadra di fascisti lo aggredì e lo bastonò a sangue.
Già minato nella salute, per la detenzione in carcere, fece una lunga degenza in ospedale, ma senza riprendersi completamente. Per i postumi delle bastonate morì il 4 aprile 1934.
Il suo nome è stato dato alla scuola materna di Boschi. [O]