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Marino Serenari

20 ottobre 1906 - 5 febbraio 1939

Scheda

Marino Serenari, da Enrico e Enrica Pancaldi; nato il 20 ottobre 1906, a Casalecchio di Reno. Colono.
Aderì, giovanissimo al movimento comunista, divenendo poi dirigente della FGCI bolognese. In seguito ad una vasta affissione di manifestini, a Casalecchio di Reno, a Bologna e in altri comuni circostanti, per il sesto anniversario della nascita del PCI, venne arrestato il 21 gennaio 1927, con molti altri compagni.
Il 25 giugno 1928 venne rinviato a giudizio assieme ad altri 12 imputati e, il 28 settembre, condannato dal Tribunale speciale a 2 anni, 6 mesi e 12 giorni di carcere per ricostituzione del partito comunista e propaganda sovversiva.
Lasciato il carcere alla fine della pena, raggiunse la famiglia trasferitasi a Castel Maggiore, sottoposto a 3 anni di sorveglianza speciale, che non gli impedirono di riprendere l'attività antifascista. Venne nuovamente arrestato il 6 agosto 1933 a seguito di una ennesima retata della polizia dopo una larga diffusione di volantini in tutta la provincia. Fu rinviato a giudizio il 7 dicembre 1933 e il 5 luglio 1934 il Tribunale speciale lo condannò nuovamente a 6 anni di carcere con le stesse imputazioni del processo precedente.
Rinchiuso nel penitenziario di Civitavecchia (Roma) si dedicò allo studio di elementi economici e politici e della lingua francese e tedesca. Beneficiò di una amnistia e venne liberato prima di aver terminata la pena, ma fu sottoposto a strettissima vigilanza. Il 17 agosto 1937 la Commissione provinciale, lo condannò a 4 anni di domicilio coatto e venne inviato a Ventotene (LT).
Dall'isola, l’1 febbraio 1939, venne trasportato a Napoli, all'ospedale Pace, per subire un intervento chirurgico per ulcera duodenale. Non sopportò l'operazione, avvenuta senza che alcun familiare avesse avuto il permesso di assisterlo, e il 5 febbraio 1939, morì. [AR]