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Giuseppe Raffaele Serantoni detto/a e Munchì

20 gennaio 1863 - 28 febbraio 1942

Scheda

Giuseppe Raffaele Serantoni, detto «e Munchì», da Francesco e Virginia Landini; nato il 20 gennaio 1863 a Imola. Dal 1909 residente a Bologna. 4ª elementare. Scrivano. Iscritto al PSI e al PSU.
Aderì giovanissimo agli ideali socialisti e divenne un fedele discepolo di Andera Costa. Nel 1892 fu tra i fondatori della sezione del PSI di Imola e per qualche anno gerente del settimanale “Il Momento”. Fu pure collaboratore dell’”Avanti”, “Il Resto del Carlino”, “Bononia Ridet”, e “L’Asino”. Nel 1895 fece un mese di carcere per «incitamento all’odio di classe». Nella primavera 1897 prese parte alla guerra d’indipendenza in Grecia e combattè a Domakos nel battaglione dei garibaldini comandati da Ezio Garibaldi. Nel 1898 venne schedato. Durante i moti reazionari di quell’anno subì varie denunce e per evitare l’arresto espatriò clandestinamente in Francia. Quando torno, nel luglio 1900, fu eletto segretario della CdL di Imola, carica che conservo sino al 1908.
Nello stesso periodo promosse una scuola serale per lavoratori analfabeti, per consentire loro di conseguire la licenza elementare e iscriversi cosi nelle liste elettorali. Nel 1905 divenne segretario nazionale della federazione italiana ceramisti e nel 1908 segretario amministrativodella Federterra nazionale. Nel 1909 entrò nella segreteria provinciale della CCdL.
Nel 1914 e nel 1920 fu eletto al Consiglio provinciale per il collegio di Imola. Nel 1920, quale dirigente della Federterra provinciale fu uno degli organizzatori della grande lotta agraria durata dieci mesi e conclusasi con il concordato di Paglia-Calda. Nel 1920 fu eletto sindaco di Casalfiumanese, ma nel 1921 venne costretto dai fascisti a dare le dimissioni con l’intera consiglio.
Nel 1922 fu eletto segretari provinciale della Federterra, e il 27 maggio 1922, mentre si trovava nella sede sindacale di via Cavaliere 22 (oggi via Oberdan), venne aggredito e bastonato dai fascisti.
Nell’ottobre 1922 quando l’ala riformista fu espulsa dal PSI, al termine del congresso nazionale uscì dal partito e aderì al PSU enel 1923 anche della CCdL. Venne arrestato l’1 maggio 1925 e il 5 novembre 1925. dopo il mancato attentato a Roma contro Mussolini da parte dell’on Tito Zaniboni. Restò in carcere alcuni mesi.
Durante il ventennio fascista fu vigilato-anche perché era divenuto collaboratore d’ufficio dell’avv. Roberto Vighi- sino al 28 febbraio 1942 quando morì. Nel settembre 1943-ignorando che fosse morto- i dirigenti del PFR di Imola inclusero il suo nome nell’elenco dei 71 antifascisti imolesi arrestati. [O]