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Seggio parlamentare di Marco Minghetti

1871

Schede

Nel 1871, all’indomani del trasferimento a Roma della capitale, l’ingegnere Paolo Comotto (1824-1897), funzionario del Ministero dei lavori pubblici, ottenne l’incarico di progettare e realizzare all’interno del Palazzo di Montecitorio una nuova aula parlamentare. Inaugurata nel dicembre dello stesso anno, l’aula era costituita da una sala semicircolare a gradinate collocate su un’intelaiatura in ferro interamente ricoperta in legno. Dotata di una pessima acustica, freddissima d’inverno e caldissima d’estate, venne utilizzata sino al 1900, quando fu dichiarata pericolante, abbandonata e completamente spogliata degli scanni. Questi, in una interessante operazione di recupero fondi, vennero messi in vendita ed i Comuni italiani invitati all’acquisto. Dopo un lungo periodo in cui la Camera dei Deputati si riunì in una sede ‘provvisoria’, si giunse al concorso ed alla costruzione della nuova e definitiva aula, progettata dall’architetto palermitano Ernesto Basile, aula a tutt’oggi utilizzata, che ospitò la prima seduta il 20 novembre 1918. Lo scanno di Marco Minghetti giunse al Comune di Bologna in un momento imprecisato, ma presumibilmente nei primissimi anni dopo la dismissione, e venne consegnato al Museo del Risorgimento.

Seggio parlamentare di Marco Minghetti, 1871. Legno e velluto cm145 x 60 x 80 inv. n. 2540.

Mirtide Gavelli

In collaborazione con IBC - Istituto per i beni culturali dell'Emilia Romagna.