Note sintetiche
Onorificenze
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Dopo essersi più volte distinto nel corso della Lotta di Liberazione riportando serie ferite, con il braccio sinistro ancora bendato si offriva, con soli tre compagni, per fronteggiare da una postazione dominante sulle Alpi Apuane l'incalzante avanzare delle forze tedesche, allo scopo di consentire possibilità di ripiegamento al grosso della sua formazione. Dopo lunghe ore di lotta e dopo aver con la sua resistenza, contribuito a raggiungere lo scopo prefisso, sin d'appresso dal nemico incalzante, piuttosto che arrendersi preferiva darsi la morte
Scheda
Renzo Sassi, «Dubat», da Alcide e Marcellina Gandolfi; nato il 16 febbraio 1924 a Castelnuovo Rangone (MO); ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Operaio.
Militò nella brigata Stella rossa Lupo e operò sull'Appennino tosco-emiliano.
Il 27 giugno 1944 lasciò la formazione e si unì al battaglione Sugano - così chiamato dal nome del suo comandante Sugano Melchiorri - con il quale raggiunse la zona libera di Montefiorino (MO). Dopo la fine della repubblica partigiana attraversò la linea del fronte e il 2 agosto 1944 restò ferito nel combattimento contro i tedeschi al passo della Forbici (Villaminozzo - RE).
Si aggregò alla formazione toscana "Gruppo Valanga" e il 30 agosto 1944 cadde in combattimento contro i tedeschi all'Alpe di Sant'Antonio (Molazzana - LU).
Gli è stata conferita la medaglia d'argento alla memoria con la seguente motivazione.
Al suo nome è stata dedicata una strada di Castelnuovo Rangone.
Riconosciuto partigiano, con il grado di sottotenente, dal'8 marzo 1944 al 30 agosto 1944. [O]