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Pierina Noferini

20 maggio 1923 - [?]

Scheda

Pierina Noferini, da Ubaldo e Maria Zanotti; nata il 20 maggio 1923 a Imola; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Sarta. Cresciuta a Ponte Rosso una frazione di Imola ricca di tradizioni e di lotte operaie, insieme con i fratelli Pietro e Sergio entrò a far parte del movimento partigiano operante a Imola.
Il 29 settembre 1944 venne chiamata d'urgenza dai medici dell'ospedale dove era stata ricoverata la madre che, ferita dai fascisti durante la manifestazione delle donne, morì subito per le gravi lesioni.
Rimasta sola con i fratelli, tra cui tre minorenni, nonostante la grande indigenza a Massimo Villa che stava raccogliendo soldi per darle un aiuto economico, chiese che fossero devoluti per i partigiani operanti nella 36a brigata Bianconcini Garibaldi.
Per provvedere al mantenimento dei fratelli, si adattò a svolgere qualsiasi lavoro: dalla spigolatura alla raccolta della legna e, nonostante le umiliazioni, non si piegò ai soprusi.
Ospitò nella sua casa Ezio Serantoni e due prigionieri russi. Su delazione, la casa venne perquisita per cercare una radio clandestina che riuscì per tempo a nascondere.
Per la sua attività di staffetta contrasse la tbc polmonare. Riconosciuta partigiana dal 10 luglio 1944 al 14 aprile 1945. [AQ]