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Armando Ramenghi

12 giugno 1911 - [?]

Scheda

Armando Ramenghi, da Remo e Norma Cazzoli; nato il 12 giugno 1911 a Bologna; ivi residente nel 1943. Elettricista.
Poco più che sedicenne aderì al PCI, nel 1927, nella clandestinità.
Nel 1930 da una riunione regionale emiliano-romagnola, svoltasi nella campagna di Ozzano Emilia, venne delegato al 4° congresso nazionale del PCI poi, convocato in Germania, a Colonia, nel gennaio 1931. Per raggiungere la sede del congresso viaggiò con pseudonimo spagnolo e riuscì a passare oltre frontiera, a Ventimiglia, dopo esser stato messo a confronto con un vero spagnolo. Dall'estero rientrò in Italia per svolgere attività politica contro il regime.
Sei mesi dopo, nell'estate del 1931, venne arrestato a Parma, assieme a molti altri aderenti all'organizzazione comunista, e incarcerato. Dopo l'istruttoria, venne rinviato al Tribunale speciale con sentenza del 28 gennaio 1932 e, poi, processato (assieme ad altri venti coimputati) con l'accusa di «costituzione del PCI, appartenenza allo stesso e propaganda» e, il 5 aprile 1932, condannato a 5 anni di reclusione ed a 3 anni di vigilanza speciale.
Per scontare la pena venne trasferito nel carcere di Viterbo e poi in quello di Civitavecchia (Roma). In quest'ultimo fu tra i promotori dello sciopero della fame dei detenuti antifascisti per ottenere libri politici. Scarcerato, venne chiamato alle armi.
Prestò servizio per sette anni in Italia, a Rodi ed in Grecia (dove venne ferito).

Rientrato in Italia dopo l’8 settembre 1943 fece parte dei primi gruppi gappisti di Bologna. Passato oltre il fronte tedesco nella Romagna liberata, venne designato dal CLN locale sindaco di Misano Adriatico (FO). [AR]