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Monte Grappa. L’ultima battaglia, ottobre 1918

Battaglia 24 ottobre - 3 novembre 1918

Schede

L'offensiva italiana iniziò ufficialmente alle 3 del mattino del 24 ottobre 1918 con un massiccio bombardamento sulle posizioni austro-ungariche del Monte Grappa; il compito affidato alla 4° Armata era quello d'irrompere nel solco feltrino per facilitare l'azione di rottura delle Armate 8° e 10° dal Piave verso Vittorio Veneto. La fronte d’attacco della 4a Armata vedeva schierati il IX Corpo a sinistra, dalle rocce Anzini sino a quota 1490 a sud di Casone Col delle Farine; il VI Corpo al centro, da quota 1490 a valle dei Lebi; il XXX Corpo a destra, da valle dei Lebi al monte Tomba. Il tratto dal monte Tomba a Pederobba, sul Piave, era tenuto dal I Corpo in forza alla 12° Armata. Gli obiettivi da raggiungere erano per il IX Corpo Col Caprile – Col della Beretta – Col Bonato - Col del Gallo; per il VI Corpo i monti Prassolan e Roncone; per il XXX Corpo la riconquista della dorsale del Solarolo, il Valderoa, lo Spinoncia.
L’azione della Armata del Grappa si doveva collegare a destra con il contemporaneo attacco della 12° Armata, mentre a sinistra, sull’Altipiano d’ Asiago, avrebbe attaccato il nemico la VI° Armata. Il bombardamento però non ebbe l'effetto sperato: messi sull’avviso dai movimenti di truppe italiane, gli austriaci si sistemarono a difesa, sfruttando al meglio le caverne e le trincee scavate nella nuda roccia durante l’inverno 1917 – 1918.
Alle 6 del 24 ottobre 1918 le Brigate del VI Corpo furono le prime ad attaccare, dopo un’ora furono seguite dalle truppe degli altri due Corpi d’Armata; immediatamente si manifestò la reazione avversaria con l’artiglieria che prese a battere le retrovie italiane e le mitragliatrici in caverna a fermare la spinta della fanteria; purtroppo il Piave quel giorno fu caratterizzato da una forte corrente di piena che fece rimandare l’azione d’appoggio della 12° Armata di 48 ore.
Tuttavia sul Grappa la battaglia continuò, i monti Asolone, Prassolan e Solarolo pur assaliti con violenza dalle truppe italiane a sera erano ancora in mano austro-ungarica. Il giorno seguente gli attacchi si concentrarono contro il monte Pertica, sul versante occidentale del massiccio: nel pomeriggio i soldati italiani riuscirono a conquistare la cima, due giorni dopo per il contrattacco nemico dovettero abbandonarla. Ulteriori tentativi italiani non portarono a nessun risultato apprezzabile. Lo stesso avvenne sul Col della Beretta, dove i soldati austriaci opposero strenua resistenza. Ogni metro di terreno strappato al nemico venne difeso, alla selletta del Valderoa gli Alpini del Battaglione Val d’ Aosta assieme alla 256° Compagnia Mitraglieri profusero miracoli d’audacia e eroismo. Nei giorni 27 e 28 il nemico contrattaccò con le ultime riserve di uomini e munizioni; un bombardamento di grande violenza si scatenò sulle posizioni italiane, attaccate contemporaneamente dalla fanteria; nel pomeriggio del 28 l’artiglieria italiana controbatté quella nemica, imponendo la sua superiorità. Le sorti della battaglia del Grappa cambiarono sul Piave, quando le Armate 8° e 10° superarono il fiume in più punti, dirigendo poi verso il paese di Vittorio Veneto. Il contraccolpo si ebbe pure sul massiccio del Grappa, gli austriaci videro indebolito il loro sistema difensivo; Il 29 ottobre la 4° Armata, in concomitanza della grande battaglia che si stava sviluppando lungo il Piave, ritornò all’attacco in tutti i settori del fronte, riuscendo a vincere le residue resistenze nemiche. Sul Piave, l'avanzata verso Vittorio Veneto delle truppe italiane minacciò di isolare i soldati austriaci sul Grappa; il generale Ferdinand von Goglia, comandante delle truppe austroungariche, fu obbligato a diramare il 30 ottobre l’ ordine di ripiegamento verso nord.
La battaglia si concluse dopo una settimana di combattimenti durissimi con la completa occupazione del massiccio del Grappa da parte della 4° Armata italiana che alle 15 del 3 novembre 1918 raggiungeva la linea Borgo Val Sugana – Fiera di Primiero – Cismon.

Paolo Antolini

Bibiografia: Consociazione Turistica Italiana, Sui Campi di Battaglia-il Monte Grappa-, stampato in proprio, Milano, 1940, quinta edizione.