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Praduro e Sasso (oggi Sasso Marconi, BO)

1919 | 1943

Insediamento

Schede

A Praduro e Sasso, ossia l'odierno Sasso Marconi, il suffragio universale maschile introdotto con la nuova legge elettorale del 1912 portò il numero degli iscritti alle liste elettorali del Comune dai circa 700 delle elezioni comunali del 1910 ad oltre 2.700. Nelle elezioni amministrative del 28 giugno 1914 i socialisti, o meglio il " blocco popolare ", vinsero nettamente. Fu nominato sindaco il medico Francesco Bonola, radicale, " persona di provata onestà" . Fino a quel momento il Consiglio Comunale era stato costituito in prevalenza dai proprietari terrieri della zona e il cambiamento fu profondo: entrarono infatti a far parte del governo del Comune anche operai, braccianti, artigiani, muratori.
Nella Grande Guerra 1915- 1918 molti cittadini vennero richiamati e anche il Sindaco prestò la sua opera di medico negli ospedali militari dietro il fronte.
I caduti furono 183.

Nel 1919 vennero avviati i progetti per la realizzazione (fra gli altri) di un ponte sul Reno, pozzi di acqua potabile, case popolari. Le elezioni del 1920 confermarono ancora i socialisti e lo stesso sindaco. L'anno successivo incominciarono però gli scontri tra frascisti e comunisti (nel frattempo era nato a Livorno nel 1921 il Partito Comunista d'Italia ): nella frazione di Jano si registrarono un morto e due feriti. Gli eventi portarono alle dimissioni del Sindaco, in un Consiglio Comunale molto dibattuto. Il 29 Settembre si dimise l'intera Giunta e venne nominato un Commissario prefettizio, Ugo Amorini.

Nella tornata elettorale del dicembre 1922 vinsero i candidati fascisti, unici candidati, dal momento che tutti gli altri erano  stati " convinti " in qualche modo a non farlo. Il nuovo Consiglio comunale si riunì il 4 febbraio successivo e Augusto Rizzi venne nominato sindaco.

Con un Consiglio senza opposizione, nel periodo 1922-24 il Comune aumentò al massimo le tasse con l'intento di arrivare al pareggio di bilancio, ma non riuscì a trovare al suo interno l'intesa per l'approvazione dei lavori per l'acquedotto e l'energia elettrica.

In quel periodo le "attenzioni " dei fascisti si concentrarono sui lavoratori comunisti, ma anche sul conte Cesare Malvasia e sul cappellano di Pontecchio, sospettati di essere contrari al fascismo e  sulla sede della cooperativa di consumo socialista.

Purtroppo la ricostruzione delle vicende che accaddero dalla seconda metà degli anni venti alla fine del conflitto è assai ardua per via dei bombardamenti e dell'incendio che colpirono l'Archivio di Stato di Bologna, in cui erano conservate le documentazioni ed i carteggi relativi.

In seguito alla legge  del 1926 anche a Praduro e Sasso venne nominato il Podestà Mario Fabriani, che rimase in carica fino al 1936, quandò partì volontario per la guerra in  Spagna, dove rimase ucciso: Fu sostituito dal commissario prefettizio Carlo Fadda,  poi da Vittorio Melloni, prima Commissario Prefettizio poi Podestà.

Nel frattempo, nel 1935 il comune di Praduro e Sasso diventò Sasso Bolognese e nel 1938, dopo la morte di Gugliemo Marconi, mutò nuovamente denominazione, divenendo Sasso Marconi.

Nel corso della Seconda Guerra Mondiale il territorio rimase relativamente tranquillo, sino al novembre del 1943, quando iniziarono incursioni aeree con bombardamenti e mitragliamenti, che nel 1944-45 giunsero ad essere quasi giornalieri.

Dopo l'armistizio dell'8 settembre del 1943 si formano nel territorio le brigate partigiane Santa Justa, 63esima Brigata Bolero e Stella Rossa.

Dal 13 ottobre 1944 al 21 aprile 1945 il Comune di Sasso Marconi venne dichiarato zona di operazioni militari. La popolazione per la maggior parte venne trasferita a Bologna insieme agli uffici comunali che si occupavano dei cittadini ivi sfollati.

A fine guerra il 75% delle abitazioni era andato distrutto, e in alcune frazioni addirittura il 95%. La popolazione era passata da circa 11.350 a meno di 3.000.

Il 14 maggio venne nominato il nuovo sindaco, il socialista Athos Garelli, proposto dal C.L.N. (Comitato di Liberazione Nazionale), che resse il comune fino alle elezioni amministrative dell'aprile 1946.

Bibliografia: G. Dalle Donne, Da Praduro e Sasso a Sasso Marconi. Vita di un Comune del bolognese (1804-1965), Bologna, Costa, 2004